La retina è il tessuto nervoso o una membrana trasparente che si trova all’interno del bulbo oculare ed è formata da cellule recettoriali, da coni e da bastoncelli. È la componente fondamentale della visione ed è responsabile di trasformare i segnali luminosi provenienti dall’esterno in immagini.
La retina è formata da due zone di particolare importanza: la macula e la papilla ottica.
La funzione della retina dell’occhio è quella di captare gli stimoli luminosi provenienti dall’esterno e trasformarli in segnali nervosi che il nervo ottico trasmette al cervello. La retina infatti è composta da due fotorecettori:
Quando gli impulsi colpiscono la retina, i coni e i bastoncelli si attivano trasformando la luce in stimolo nervoso.
Le malattie della retina sono differenti, tra le principali vi sono:
I sintomi più comuni sono:
Se si hanno alcuni di questi sintomi è importante effettuare quanto prima una visita oculistica completa con un oftalmologo. Le malattie della retina di norma avanzano rapidamente, per questo è importante una diagnosi precoce per poterle trattare per tempo. Gli specialisti raccomandano controlli periodici a partire dai 50 anni e anche prima nel caso in cui il paziente sia affetto da patologie a rischio come diabete, miopia elevata, ipertensione o nel caso in cui il paziente abbia familiarità con problemi di retina.
Ci sono diversi fattori che possono danneggiare la retina (ad esempio un trauma). Quando ciò avviene, il fluido che si trova all’interno dell'occhio (umor vitreo), essendo collegato alla retina ed avendo una elasticità differente, può generare una trazione e quindi portare alla formazione di un foro. In questi casi, si dice che c'è un foro o rottura nel tessuto retinico. Spesso, però, il foro si origina spontaneamente, senza una chiara causa e, talvolta, come conseguenza dell'invecchiamento del tessuto retinico stesso.
Quando questa evenienza interessa il centro della retina si parla di foro maculare, una patologia che di solito si manifesta nelle persone con una elevata miopia.
Esiste una serie di fattori che condizionano la possibile comparsa delle patologie retiniche:
Le patologie della retina sono problemi visivi che possono danneggiare la vista e devono essere trattati rapidamente. Uno dei nostri obiettivi è sensibilizzare alla prevenzione e alla diagnosi tempestiva delle malattie della retina, che se non vengono trattate per tempo possono causare un forte calo visivo o, in casi più gravi, portare alla cecità.
Svolgere regolarmente degli esami oculistici è molto importante, soprattutto se si fa parte di uno dei gruppi a rischio appena citati.
La diagnosi precoce di un problema retinico è la chiave per rallentare l'evoluzione della malattia e migliorare la qualità della vita del paziente.
A seconda delle diverse malattie retiniche, esistono trattamenti diversi:
In Clinica Baviera vogliamo rendere la vita più semplice a tutti coloro che soffrono di una patologia oculare offrendo dei servizi mirati. Per questa ragione, abbiamo introdotto una nuova Unità di Retina con una serie di professionisti dedicati per il trattamento delle malattie della retina.
Uno dei nostri obiettivi è sensibilizzare alla prevenzione e alla diagnosi tempestiva delle malattie della retina, che se non trattate per tempo possono causare una forte calo visivo o, in casi più gravi, portare a cecità.
I trattamenti per la guarigione delle patologie retiniche vengono eseguiti in tutte le nostre cliniche di Milano, Torino, Bologna e Varese.
Medico Chirurgo e Direttore Sanitario Clinica Baviera Bologna
Ulteriori informazioniEsiste una serie di fattori che condizionano la possibile comparsa delle patologie retiniche come l’età (più di 50 anni), la presenza di altre patologie o disturbi (diabete, miopia elevata o pressione alta), la predisposizione genetica o i fattori ambientali come il fumo o la sovraesposizione alla luce solare.
Sì, c’è un legame ben riconosciuto. Nei casi in cui il paziente sia affetto di patologie a rischio come il diabete o l’ipertensione, o in caso di miopia elevata o familiarità con problemi alla retina è consigliabile effettuare controlli periodici a partire dai 50 anni.
I sintomi più comuni da non sottovalutare sono la sensibilità alla luce, la difficoltà nel percepire i dettagli, la visione di zone scure o a macchie di leopardo, macchie al centro del campo visivo, la comparsa di ombre, limitazioni dal campo visivo o la visione di linee storte. In questi casi è importante effettuare una visita oculistica quanto prima.
In molti casi l’obiettivo è rallentare la progressione delle malattie retiniche, prevenire danni maggiori e preservare la vista il più possibile. In certe condizioni avanzate, il danno può essere irreversibile, motivo per il quale la prevenzione è fondamentale.
No, non sempre. I sintomi principali che possono indicare la presenza di un problema alla retina sono i lampi di luce (fotopsia) e le mosche volanti (miodesopsie) presenti nel 60% dei casi. Tuttavia, la comparsa di mosche volanti da sola, senza altri sintomi come lampi, perdita di campo visivo, etc., non implica necessariamente una patologia grave. È importante però essere vigili: se accompagnate da altri segnali (lampi, velo scuro, limitazioni del campo visivo), è necessario consultare subito l’oculista.
Tra i principali fattori di rischio c’è il fumo, la sovraesposizione alla luce solare, la predisposizione genetica, malattie come il diabete, l’ipertensione, la cattiva alimentazione e l’obesità. Una vita sedentaria, l’esposizione a sostanze tossiche o inquinanti possono aumentarne il rischio.
Molte patologie retiniche progrediscono “silenziosamente”: inizialmente i sintomi possono non essere evidenti finché il danno è già significativo. La retina è molto sensibile, i tessuti retinici (fotorecettori, vasi, epitelio pigmentato, etc.) se danneggiati o impoveriti di ossigeno o di nutrizione, non si rigenerano facilmente e se non trattati precocemente possono accelerare il danno.
No, non sempre. Se individuati presto, in molte condizioni il trattamento può fermare o rallentare il danno, evitare che peggiori. Clinica Baviera sottolinea l’importanza della diagnosi precoce. Tuttavia, se il danno è avanzato alcune alterazioni possono essere irreversibili. In tali casi l’intervento può migliorare la qualità della vista o stabilizzarla, ma non sempre riportarla allo stato “normale”.
Dopo certe procedure retiniche (es. distacco di retina, retinopessia con gas, ecc.), spesso viene consigliato di evitare cambiamenti rapidi di pressione (come quelli che si verificano in volo) finché il gas non è totalmente riassorbito, perché può espandersi o cambiare volume con la variazione di pressione atmosferica, potenzialmente causando complicazioni. Il tempo di attesa varia, dipende dal tipo di gas usato, dalla dimensione del foro, dalla terapia associata.
È importante rivolgersi subito se si manifestano alcuni dei sintomi seguenti: comparsa improvvisa di lampi di luce; visione di una macchia nera che inizia ai bordi o dalla periferia del campo visivo e si espande; aumento improvviso di “mosche volanti” soprattutto se associato a lampi o perdita di campo visivo; linee rette che appaiono storte, deformate, spariscono punti del campo visivo, difficoltà a percepire i dettagli, sensibilità alla luce, visione torbida, ombre o limitazioni nel campo visivo.