Uveite: sintomi, cause e cura

Salute degli occhi
Uveite: sintomi, cause e cura
25/10/2018
Tempo di lettura: 3 Minuti

Che cos’è l’uveite

L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, ovvero lo strato intermedio del bulbo oculare posto tra la sclera della retina e la cornea. Si tratta di una patologia oculare che può colpire soggetti di ogni età; anche i bambini.

Quali sono le cause dell’uveite?

Le cause che portano all’uveite sono molteplici. La causa principale nei pazienti affetti da uveite è l’edama maculare, questo si distingue in tre categorie:

  • Edema diffuso: DEMA DIFFUSO: si verifica per conto di fluido uniforme negli strati della retina.
  • Edema maculare cistoide: si verifica per un accumo di fluido sotto forma di cisti.
  • Edema maculare tradizionale: un’affezione dell’occhio che compare a seguito di fuoriuscita del liquido presente nei vasi sanguigni della macula.

Altre classificazioni delle uveiti possono essere effettuate in base alle cause scatenanti della malattia, principalmente si distinguono in due categorie: endogena ed esogena.

  • Uveite endogena: è causata da malattie reumatiche, reazioni immunologiche locali, sclerosi multipla, lupus eritematoso sistematico, malattia di Behcet, malattia di Kawasaki, sindrome di Fuchs, Tumore dell’occhio.
  • Uveite esogena: si manifesta in seguito a ferite perforanti, sifilide, tubercolosi, ulcere corneali, infezioni erpetiche, granulomi dentari, malattia di Lyme, sarcoidosi, leptospirosi.

Inoltre, un altro fattore che potrebbe far scaturire l’uveite è il fumo, infatti questo va a indebolire il sistema immunitario.

Quali sono i sintomi?

L’uveite può essere monolaterale o bilaterale, si manifesta con disturbi legati alla visione, flogosi, forte dolore, sensibilità alla luce, visione di macchie nel campo visivo.

Che tipi di uveite esistono?

L’uvea è costituita da tre sezioni: coroide, corpo ciliare e cristallino; seconda dell’elemento coinvolto si si possono distinguere differenti tipi di uveite:

  • Uveite anteriore: è un ‘infiammazione è a carico di iride e corpo ciliare, l’occhio diventa rosso e dolorante associato ad un forte abbassamento della vista.
  • Uveite intermedia: è un’infiammazione del corpo ciliare è poco frequente, non dolorosa e si manifesta con macchie neri nel campo visivo e con diminuzione dell’acutezza visiva.
  • Uveite posteriore: è un’infiammazione della coroide, non è dolorosa ma caratterizzata da vista sfocata.
  • Panuveite: è un’infiammazione di tutto il tratto uveale e presenta flogosi, dolore oculare, ipersensibilità alla luce e visione offuscata.

Come viene fatta la diagnosi di uveite?

Per diagnosticare l’uveite è necessaria una visita oculistica completa che comprende: l’esame dell’acuità visiva, la misurazione della pressione dell’occhio, la valutazione del segmento anteriore e la dilatazione del fondo oculare. Inoltre, per identificare la causa e dare una cura mirata l’oculista potrebbe richiedere ulteriori accertamenti con esami del sangue o altri esami oculistici strumentali.

Si può prevenire l’uveite?

Ci sono forme che, in casi peggiori, possono portare a gravi complicanze e addirittura cecità. La migliore cura è la prevenzione con controlli oculistici periodici che possono favorire una diagnosi precoce per poi poterle trattare tempestivamente con farmaci appropriati.

Fonti

. . . . . .

NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

Lascia un commento