Corioretinopatia sierosa centrale o coroidite e il suo trattamento

Il mondo Baviera
Corioretinopatia sierosa centrale o coroidite e il suo trattamento
31/08/2020
Corioretinopatia Tempo di lettura: 2 Minuti

La corioretinopatia sierosa centrale è un distacco sieroso (accumulo di liquido) situato sotto la retina sensoriale nella macula, con o senza distacco del pigmento retinico associato all’epitelio. È una malattia sporadica e autolimitata (si cura da sola), più frequente negli uomini (per ogni donna colpita ci sono otto uomini), tra i 25 e i 50 anni, generalmente unilaterale.

Quali sono le cause o i fattori di rischio della corioretinopatia sierosa centrale?

La coroidite sierosa centrale è la quarta malattia retinica più comune dopo AMD, retinopatia diabetica e occlusioni della vena retinica.

I fattori o le cause che inducono o aggravano questo problema oftalmologico sono:

Quali sono i sintomi della coroidite?

La coroidite sierosa centrale può essere acuta, cronica o ricorrente. I suoi sintomi più caratteristici sono:

  • Scotoma relativo (punto centrale nel campo visivo di leggera densità).
  • Visione offuscata in un occhio.
  • Metamorfosie o deformazione delle immagini.
  • Micropsia o visione delle immagini più piccole del solito.

Inoltre, la visione può essere moderatamente ridotta e di solito migliora con una lente debole positiva. Se il distacco neurosensoriale non colpisce il centro della macula, il paziente può non avere sintomi.

Infine, in alcuni pazienti l’insorgenza dei sintomi visivi può essere preceduta o accompagnata da mal di testa.

Quali tipi di coroidite ci sono?

  • Coroidite sierosa centrale acuta o classica. È il più comune e si caratterizza perché di solito scompare senza trattamento con sequele minime. A volte, anche se l’acuità visiva recupera, c’è una certa perdita di sensibilità al contrasto.
  • Coroidite sierosa centrale ricorrente. È associato a una prognosi peggiore, a una diminuzione dell’acuità visiva e a un’alterazione della visione a colori.
  • Coroidite sierosa centrale cronica. Quando il problema persiste per più di 3-6 mesi. Di solito è associato all’atrofia del fotorecettore e a disturbi visivi persistenti.

Come si evolve la coroidite sierosa centrale?

La coroidite sierosa centrale è di solito di breve durata e il liquido viene di solito riassorbito entro 1-6 mesi, con una ripresa della vista anche se può esserci una leggera diminuzione del senso cromatico, ovvero della capacità dell’occhio di distinguere i colori.

In casi di decorso prolungato, con riassorbimento dei fluidi tra i 6 e i 12 mesi, ci può essere una possibile perdita visiva, anche se questi casi sono rari.

Come viene diagnosticata la coroidite?

Durante il controllo del fondo oculare, l’oculista rileverà il sollevamento della zona centrale della macula e le possibili lesioni. Il principale strumento diagnostico è l’OCT (Optical Coherence Tomography) poiché permette di stabilire e misurare il fluido accumulato sotto la retina, e la fluorangiografia, esame fondamentale per lo studio della circolazione della retina, attraverso la quale viene identificato il punto di perdita del fluido.

Come viene monitorata la coroidite?

Nella maggior parte dei casi il paziente sperimenta una guarigione spontanea (l’80% dei casi ha una visione superiore al 70%).

Qual è il trattamento per la coroidite?

E’ indicata la sospensione del trattamento con steroidi sistemici e l’assunzione di ansiolitici.

Nei casi cronici o ricorrenti può essere considerato un trattamento laser (fotocoagulazione laser, terapia laser selettiva con laser a diodi micropulsato) o la terapia fotodinamica.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Barbara prandi

Articolo supervisionato dalla

Dott.ssa Barbara Prandi

Medico chirurgo di Clinica Baviera Milano

Collabora con Clinica Baviera Italia come Chirurgo Oculista dal 2001. Ha collaborato Clinica Baviera Spagna presso la Clinica di Barcellona dal 2003 al 2008. Si interessa in particolare della chirurgia del segmento anteriore, come la Chirurgia dei Difetti Refrattivi; miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (ICL), chirurgia della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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