Cos’è il muco negli occhi?

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Cos’è il muco negli occhi?
06/03/2023
Tempo di lettura: 5 Minuti

L’accumulo dei residui oculari notturni, comunemente noto come muco oculare, è una combinazione di olio, cellule della pelle e altri detriti che si accumulano mentre dormiamo, formando una gelatina trasparente nell’angolo interno degli occhi.

Il muco è di colore biancastro e ha una funzione fondamentalmente protettiva, poiché riesce ad estrarre prodotti di scarto e sedimenti potenzialmente dannosi per i nostri occhi. Quali sono le cause del muco negli occhi? Quali sono i rimedi? Cosa può aver provocato questa situazione? Di seguito alcune informazioni utili.

Dovrei essere preoccupato per il muco nei miei occhi?

Avere occhi irritati, soprattutto al risveglio, può essere del tutto normale. Durante la notto, quando il battito di ciglia è quasi nullo, la secrezioni oculare, accumulata agli angoli delle palpebre e lungo le ciglia, si trasforma nelle cosiddette “cispe oculari” che rendono appiccicosi i nostri occhi.

Ciononostante se la secrezione oculare notturna è eccessiva o accompagnata da altri sintomi (visione offuscata, colore anomalo (giallo), sensibilità alla luce o dolore oculare) può nascondere altre cause tra cui infezioni agli occhi o patologie alla vista.

Quali sono i sintomi?

Spesso gli occhi impastati la mattina possono essere accompagnati da sintomi molto fastidiosi:

Bisogna sempre far attenzione a questi sintomi e specialmente quando il muco colpisce gli occhi dei bambini, sempre pronti a portarsi le mani agli occhi facilitando la proliferazione di infezioni. Specialmente nei primi anni di vita questi piccoli pazienti sottovalutano i propri sintomi o hanno difficoltà ad esprimere il fastidio percepito, ritardando la diagnosi e la guarigione.

Occhio con blefarite

Quali sono le cause della secrezione oculare?

Se presenti in quantità eccessiva le secrezioni oculari nascondono spesso cause infettive. Tra le patologie più associate a questo disturbo vi sono:

Congiuntivite

L’infiammazione di una membrana chiamata congiuntiva, che copre la superficie esterna del bulbo oculare e la parte interna della palpebra.

Nella maggior parte dei casi, la secrezione oculare è un sintomo associato a congiuntivite infettiva o allergica.

  • La congiuntivite infettiva può avere origine batterica (secrezione oculare gialla o verdognola) o essere un’infezione virale (secrezione oculare bianca e poco purulenta).
  • La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla predominanza di prurito, secrezione chiara e presenza di sintomi tipici dell’allergia (naso che cola e starnutti).

Herpes oculare

Una comune infezione a carico dell’occhio sostenuta dal virus dell’Herpes simplex. Tende a risolversi senza complicanze ma alcuni casi possono provocare cicatrici a livello corneale.

Disfunzione delle ghiandole di Meibomio

La disfunzione delle ghiandole lipidiche presenti nella superficie interna delle palpebre, causando così secrecioni schiumose, croste e pus giallo o verde.

Orzaiolo

L’infiammazione delle ghiandole sebacee delle palpebre, solitamente dovuta ad un follicolo cigliare infetto. Simile ad un foruncolo posto sul margine della palpebra, l’orzaiolo è solitamente accompagnato da rossore, rigonfiamento e indolenzimento dell’area colpita.

Lesione oculare

Un graffio sulla superficie anteriore e trasparente dell’occhio derivato da un colpo o dallo sfregamento causato dalla presenza di corpi estranei. L’occhio si trova così a secernere una secrezione acquosa come naturale risposta protettiva.

A volte queste lesioni possono causare emorragie sottocongiuntivali e per questo vanno trattate come emergenze mediche.

Ulcera corneale

Un’infezione della cornea simile ad un ascesso, di solito causata da un trauma o da un’infezione non curata. Se non trattata può portare alla totale perdita della vista a causa dell’aumento eccessivo del pus oculare.

Dacriocistite

L’infezione del sacco lacrimale, di solito dovuta ad un’ostruzione del dotto lacrimale. Questo fenomeno causa lacrimazione abbondante, secrezione oculare appiccicosa e visione sfocatta.

Blefarite

Una malattia causata dall’infezione delle palpebre nella zona in cui nascono le ciglia e si trovano le ghiandole di Meibomio.

Anche alcune allergie stagionali possono colpire gli occhi e causare un eccesso di secrezione oculare. Lo stesso discorso vale anche per la presenza di un comune raffreddore o di un’influenza: in queste situazioni gli occhi possono essere colpiti dal virus e secernere di conseguenza parecchio liquido viscoso.

Quali sono i trattamenti e i rimedi per il muco negli occhi?

In presenza di un’infezione oculare, l’oculista potrebbe prescrivere solitamente una pomata antibiotica o un collirio per il muco negli occhi. Questi rimedi sono efficaci nell’alleviare i sintomi come lacrimazione e irritazione. Se gli occhi sono arrossati, si lasciano cadere 3-4 gocce di soluzione fisiologica nell’angolo interno dell’occhio, senza toccare la parte infiammata.

Esistono però anche alcuni rimedi naturali per compensare l’eccessiva secrezione oculare: si possono applicare impacchi di camomilla o panni inumiditi in acqua calda e applicarli sopra gli occhi per alcuni minuti, in modo da alleviare i sintomi e facilitare la rimozione della secrezione oculare. 

È sempre utile mantenere un’accurata igiene dell’occhio: si bagna un batuffolo di cotone passandolo dall’angolo interno verso quello esterno, rimuovendo così tutti i residui di secrezione oculare. Per ogni occhio bisogna usare una garza diversa, in modo da evitare un possibile passaggio di infezioni tra i due. Se l’obiettivo è liberare il canale oculare dalle cispe viene anche consigliato un massaggio rotatorio sul naso e, più specificatamente, nell’angolo interno dell’occhio.

Si può prevenire la comparsa del muco negli occhi?

La comparsa del muco agli occhi si può prevenire se si seguono i seguenti consigli:

  • Evitare di toccare gli occhi in modo da prevenire l’insorgenza di infezioni;
  • Lavare spesso le mani;
  • Verificare se l’irritazione avviene quando vengono indossate le lenti a contatto e in tal caso consultare il proprio oculista per una sostituzione;
  • In caso di infezione oculare, eliminare qualsiasi cosmetico potenzialmente contaminato in modo da non re-infettare gli occhi;
  • Se si è soggetti ad una lacrimazione abbondante, controllare l’ambiente che vi circonda e cercare di rimuovere o minimizzare l’esposizione ad agenti irritanti.

Quando rivolgersi al medico?

Nella maggior parte dei casi gli effetti del muco negli occhi si risolvono da soli nel giro di alcuni giorni ma se persistono è importante contattare il proprio medico curante per capirne le cause, i rimedi e farsi prescrivere il trattamento più appropriato.

I campanelli d’allarme che devono spingere il paziente a chiamare il proprio medico sono: cambiamenti nel colore del muco, nella frequenza, consistenza e quantità di liquidi che fuoriescono dall’occhio o di scorie che si accumulano alla sua base. 

Durante la visita, il medico di fiducia permetterà di scoprire la causa esatta dell’occhio impastato in modo da escludere altri disturbi e farlo guarire più rapidamente. Un elemento che facilita la diagnosi è caratterizzato dal monitorare l’evoluzione del disturbo per capire se si manifesta in maniera persistente, eccessiva e improvvisa. In tal caso è consigliabile il prima possibile una visita specialistica.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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