Lenti convergenti e divergenti: come si differenziano? quando si usano?

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Lenti convergenti e divergenti: come si differenziano? quando si usano?
20/09/2019
Tempo di lettura: 2 Minuti

Il modo più tradizionale di correggere i problemi visivi provocati da difetti di rifrazione consiste nell’uso di lenti graduate (occhiali o lenti a contatto). Queste possono essere lenti convergenti o divergenti, le cui caratteristiche sono diverse e, di conseguenza, lo sono anche i loro utilizzi nell’ambito dell’ottica e dell’oftalmologia. A seguire, vedremo le caratteristiche delle lenti convergenti e di quelle divergenti, accentuandone le differenze e le diverse capacità di risolvere vari  problemi di rifrazione.

Lenti convergenti: una soluzione per l’ipermetropia e la vista stanca

Quando i raggi luminosi degli oggetti passano attraverso una lente convergente, si uniscono (ovvero convergono) in un punto determinato. Questo tipo di lenti ha 2 superfici e una delle due è curva. La sua principale caratteristica è che ha uno spessore maggiore nella parte centrale rispetto ai bordi, in questo modo i raggi si concentrano in un unico punto.

Utilità delle lenti convergenti

Sono particolarmente indicate per correggere:

  • l’ipermetropia (formazione delle immagini dietro la retina)
  • la presbiopia o vista stanca (incapacità di focalizzare correttamente gli oggetti vicini)
  • alcuni tipi di astigmatismo. Anche se, per questo tipo di problema di rifrazione è  più diffuson l’ utilizzo delle lenti toriche.

Le lenti convergenti, che si chiamano anche positive perché si misurano e graduano in diottrie positive, possono essere di 3 tipi: biconvesse (le due superfici sono convesse) piano convessa (una piana e l’altra convessa) e concavo convessa (una un pò concava e l’altra convessa).

Le lenti divergenti e la correzione della miopia

A differenza delle convergenti, le lenti divergenti, conosciute anche come concave o negative (perché si graduano in diottrie negative) sono più grosse nei bordi e diminuiscono il loro spessore al centro: che effetti hanno? I raggi di luce che attraversano le lenti si separano, dunque si divergono.
Esistono tre tipi di lenti divergenti: concave sui due lati (biconcave) quelle che hanno un lato concavo e l altro piatto (piatto-concave) e quelle che hanno un lato concavo e l’ altro convesso (convesso-concave)

Lenti divergenti: si utilizzano per correggere la miopia

Il problema dell’occhio miope è che il suo punto focale non lavora sulla retina, se non davanti. Per questo motivo, per la sua correzione si può utilizzare una lente divergente, che rende l’immagine più piccola, contrastando questo problema.  Le lenti divergenti sono per questo motivo utili per correggere i problemi di visione delle persone miopi anche se non sono esenti da problemi: sia gli occhiali sia le lenti a contatto sono scomode e costringono a dipendere sempre da un oggetto esterno, creano riflessi, e sono incompatibili con la pratica di un buon numero di sport.
Poi ci sono anche da considerare i problemi di carattere estetico: nelle alte graduazioni deformano l’immagine degli occhi e del viso, nel caso delle lenti, non permettono di truccarsi in libertà.
Attualmente, la chirurgia refrattiva è diventata un’alternativa valida all’utilizzo di occhiali e lenti a contatto, ogni volta più utilizzata per la sua comodità, efficacia e sicurezza, nonché per il suo basso prezzo.

Fonti

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NOTA BENE

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Articolo supervisionato dal

Dott. Antonio Todaro

Medico chirurgo di Clinica Baviera Milano

Collabora con Clinica Baviera Italia come Chirurgo Oculista dal 2016. Nel 2014 ha esercitato come libero professionista presso l’ASP5 di Messina e presso lo studio Amodei di Palermo. Dal 2015 al 2016 ha esercitato come Chirurgo Oculista presso l’istituto Villa Aprica (CO). Il dott. Todaro si interessa in particolare della chirurgia del segmento anteriore, come la Chirurgia dei Difetti Refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), chirurgia della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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