Lesione alla cornea: cause più comuni

Salute degli occhi
Lesione alla cornea: cause più comuni
21/03/2022
cornea Tempo di lettura: 4 Minuti

Per abrasione corneale si intende una lesione, un’escoriazione che danneggia il tessuto corneale o una parte di esso. Quest’ultima può verificarsi a seguito del contatto con alcuni agenti esterni come la sabbia, la polvere, particelle metalliche o qualsiasi cosa possa graffiare o tagliare questa membrana (piccoli rami, pennelli, fogli di carta, animali, dita, sporcizia …), causando dolore oculare, bruciore, visione appannata, mal di testa, fotofobia, lacrimazione eccessiva, rossore, sensazione di granulosità.

Cos’è la lesione o l’abrasione corneale?

Il danneggiamento della cornea può dipendere anche dalla secchezza oculare che fa sì che, soprattutto quando si dorme, le palpebre si incollino alla cornea e la sfreghino al momento dell’apertura degli occhi provocando un’abrasione. Anche l’utilizzo scorretto e prolungato delle lenti a contatto o l’impiego di lenti danneggiate e sporche possono graffiare la cornea.

La lesione della cornea, se non grave, può risolversi e guarire completamente in 72 ore: in altri casi, però, può progredire e culminare in infezioni, erosioni o ulcere. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio medico per rimuovere eventuali corpi estranei, utilizzando farmaci anti-infiammatori e, se necessario, antibiotici. Per evitare di incorrere in abrasioni corneali, è sufficiente proteggere la nostra vista, ricordandosi di indossare occhiali protettivi, soprattutto quando si stanno eseguendo attività che espongono i nostri occhi al rischio di lesione.

Cornea: quali sono le sue funzioni?

E’ bene ricordare che la cornea è una membrana trasparente che ricopre la superficie anteriore degli occhi (iride e pupilla) come una piccola cupola che fa da barriera tra il bulbo oculare e l’ambiente esterno. Essa svolge svariate funzioni che coinvolgono, innanzitutto, il sistema della visione: essendo trasparente, permette di far entrare la luce nell’occhio e di realizzare la messa a fuoco degli oggetti che ci stanno intorno. Inoltre, la cornea protegge le strutture oculari da abrasioni o patogeni e filtra alcune lunghezze d’onda ultraviolette.

parti dell'occhio

Quali sono le cause che determinano una lesione corneale?

Il danno alla cornea è abbastanza comune e può causare disturbi più o meno gravi. Le cause, a loro volta, possono essere svariate.

  • Abrasione: graffi sulla superficie della cornea.
  • Lesione chimica: liquidi irritanti a contatto con gli occhi.
  • Lenti a contatto: per uso improprio o eccessivo.
  • Trauma: quando qualcosa, ad esempio un pezzo di carta o un ramoscello, colpisce direttamente l’occhio.
  • Strofinamento degli occhi con una forza eccessiva.
  • Corpo estraneo: quando la polvere, la sabbia o qualche altro elemento esterno entra nell’occhio e rimane bloccato nella palpebra superiore.
  • Esposizione solare: l’occhio è esposto eccessivamente ai raggi ultravioletti.
  • Infezioni: molto comuni in estate, possono essere causate da virus, funghi o batteri.
  • Infezioni oculari come, ad esempio, il tracoma.
  • Alcune categorie professionali come gli agricoltori, gli operai edili, i falegnami sono esposti rischiano di danneggiare con maggiore frequenza la cornea.
  • Secchezza oculare: un ambiente secco, il vento o alcune caratteristiche dell’occhio causano lesioni alla cornea.

I suddetti problemi, solitamente, non causano danni gravi se trattati bene, ma se non si interviene per tempo si corre il rischio di sviluppare ulcere corneali o cheratiti.

Quali sono i sintomi della lesione alla cornea?

In questo caso, si tratta di sintomi molto comuni che abbiamo tutti sperimentato almeno una volta.

Normalmente, il paziente si rende subito conto se il sintomo è provocato da un oggetto estraneo entrato nell’occhio o se è entrato in contatto con una sostanza chimica. Nel primo caso, è fondamentale evitare di estrarre l’oggetto estraneo da soli. E’ sempre consigliato recarsi al pronto soccorso o ad un centro medico per assicurarsi che l’estrazione sia fatta da personale qualificato. Se l’occhio è venuto a contatto con una particolare sostanza chimica, occorre sciacquarlo immediatamente con abbondante acqua. Anche in questo caso, sarebbe necessario andare al pronto soccorso per fare valutare la situazione da un medico.

Come diagnosticare una lesione corneale?

Qualora il paziente sospetti una lesione corneale è necessario recarsi immediatamente da un’oculista per avere una diagnosi corretta. Nel corso dell’esame, il medico farà alcune domande al paziente riguardanti le attività svolte nel corso della giornata, le possibili cause del problema, i sintomi o la presenza di malattie oculari in atto. 

Come si cura?

Di solito la cura consiste nell’uso di gocce oftalmiche e, occasionalmente, nel posizionamento di un cerotto che protegge l’occhio. Questo in casi lievi. Se la lesione è complicata, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico (trapianto di cornea). Spesso vengono utilizzati anche colliri anestetici e pomate antibiotiche per alleviare il dolore e curare la lesione. Nei casi meno gravi, la lesione può scomparire spontaneamente nel giro di due giorni: se il fastidio è causato, ad esempio, da un po’ di polvere entrata nell’occhio, una buona soluzione può essere quella di sciacquare a lungo la zona con acqua fresca e pulita per rimuovere le particelle.

Quali complicazioni possono insorgere?

Le abrasioni corneali possono determinare l’insorgere di cicatrici, infezioni o ulcere alla cornea che, a loro volta, possono portare al leucoma o al cheratocono. Due patologie che portano alla progressiva riduzione della vista. Nel caso del leucoma, si verificherà un’evidente opacizzazione della cornea con la conseguente riduzione della sua funzionalità (la lesione potrebbe estendersi fino a provocare un’infezione su diverse parti dell’occhio, con danni maggiori per la vista).

Nel secondo caso, quello del cheratocomo, la malattia provocherà nel tempo assottigliamento, indebolimento e deformazione della cornea in uno o in entrambi gli occhi.  Le cause del cheratocono sono ancora per lo più sconosciute. Si ritiene che possa essere congenito e che si sviluppi a poco a poco dalla nascita. Mentre la malattia progredisce, la cornea assume una forma conica e irregolare a causa di un’alterazione interna del tessuto: la struttura corneale si assottiglia nella sua zona centrale. A causa di ciò, la vista potrebbe essere distorta, la visione offuscata e potrebbero insorgere astigmatismo e irritazione agli occhi.

Nel consigliare il trattamento più appropriato per curare il cheratocono l’aspetto temporale avrà molto peso. Se in fase iniziale, gli occhiali potrebbero essere sufficienti, mentre nei casi più avanzati sarà necessario interrompere la progressione della malattia attraverso un intervento chirurgico e, ancora, nei casi più gravi, con un trapianto di cornea.

Fonte

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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