Leucoma Corneale: spieghiamo le cause e il suo trattamento

Salute degli occhi
Leucoma Corneale: spieghiamo le cause e il suo trattamento
17/09/2019
vitrectomia Tempo di lettura: 3 Minuti

Il leucoma corneale si presenta quando si verifica un’opacizzazione della cornea. A seconda del grado di opacizzazione, il danno alla vista sarà maggiore o minore. Nei casi più lievi, si verificherà solo una piccola diminuzione dell’acuità visiva, mentre, quando il grado di opacizzazione della cornea sarà maggiore, potrà verificarsi un deficit significativo di acuità visiva, al punto che la persona affetta potrà distinguere solo la luce e gli ingombri.

Si può dire che il leucoma corneale è simile a ciò che accade con la cataratta, ma in questo caso ciò che perde la trasparenza è il cristallino.

Perché si verifica il leucoma corneale?

In quasi tutti i casi, l’origine del leucoma corneale o perdita di trasparenza della cornea è una cicatrice (sulla cornea), che può essere causata da ulcere, ustioni o infezioni molto gravi. A seguito di questa cicatrizzazione, si forma un tessuto opaco che fa si che la cornea perda, in misura maggiore o minore, la sua trasparenza, compromettendo la visione.

Oltre alle cause indicate, la cornea può diventare opaca anche a causa di:

  • Infiammazioni
  • Batteri non infettivi in presenza di ​​occhi particolarmente sensibili.
  • Tracoma.
  • Cheratite.
  • Glaucoma.
  • Vari tipi di lesioni congenite.
  • Malattie metaboliche ereditarie.
  • Cheratocono.
  • Alcuni casi estremi di secchezza oculare.
  • Sindrome di Sjogren
  • Gravi carenze di vitamina A.

L’unico trattamento possibile è il trapianto di cornea?

Poiché il problema di un’opacità corneale non può essere risolto con una lente intraoculare né è possibile la rigenerazione, l’unico trattamento possibile è la sua sostituzione della stessa mediante un trapianto di cornea.

Il trapianto di cornea è un intervento che viene eseguito in anestesia locale ed è molto comune. Fondamentalmente, comporta la sostituzione della cornea affetta da leucoma corneale con una sana, proveniente da un donatore recentemente scomparso. Prima del trapianto, la cornea viene analizzata, verificando che soddisfi le condizioni necessarie per eseguire l’intervento chirurgico.

Cornea cheratoconica come si opera

Esistono diversi metodi per eseguire questo tipo di trapianto, il più comune è la cosiddetta cheratoplastica penetrante, una procedura suddivisa in 2 fasi:

  • Il chirurgo rimuove un piccolo pezzo a forma rotonda della cornea interessata (affetta).
  • Successivamente, nell’apertura praticata, si sutura il tessuto donato.

Ultimamente, è stata sviluppata una nuova tecnica, chiamata cheratoplastica lamellare, in cui non vengono sostituiti tutti gli strati della cornea, ma solo gli strati interni ed esterni. Con questa procedura, il recupero è accelerato e le possibili complicanze sono ridotte.

Quali sono i possibili rischi del trapianto di cornea?

Il principale inconveniente nelle operazioni di trapianto di cornea è che in 1 paziente su 3 c’è un rigetto del tessuto trapiantato. Questo rifiuto dell’organismo nei confronti della cornea proveniente da un altro corpo, si verifica di solito durante i primi 5 anni di intervento. In diverse occasioni, il rigetto può essere controllato con farmaci adeguati: solitamente colliri che contengono steroidei.

Altri rischi meno frequenti dopo un trapianto di cornea possono essere sanguinamento, glaucoma, infezioni agli occhi o infiammazioni.

Fonti

. . . . . .

NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

Lascia un commento