Lenti notturne: a cosa servono?

Curiosità
Lenti notturne: a cosa servono?
19/04/2023
lenti Tempo di lettura: 5 Minuti

Le lenti a contatto notturne o lenti ortocheratologiche si indossano, come dice la parola stessa, durante le ore notturne e/o di sonno per cercare di modificare la curvatura della cornea e vedere meglio il giorno successivo. Per questo motivo, sono particolarmente indicate per chi soffre di miopia o astigmatismo. La loro particolarità consiste appunto nel produrre una lieve riduzione del difetto visivo interessato.

Come funzionano le lenti notturne?

A differenza delle normali lenti a contatto, le lenti notturne hanno una forma diversa: la parte periferica è ispessita e il centro è assottigliato per costringere le cellule dell’epitelio a posizionarsi correttamente (dalla periferia verso il centro). È importante ricordare che questa metodica corregge l’errore di rifrazione solo in maniera temporanea in quanto, durante il giorno, le cellule epiteliali si rinnovano e recuperano la loro posizione iniziale.

Indossare le lenti correttive notturne per almeno 7 ore la sera aiuta a vedere meglio durante le 8 ore del giorno dopo. Per godere di questi vantaggi però bisogna rispettare le linee guida:

  • Recarsi da un ottico per un esame preliminare e farsi prescrivere le lenti più adatte che vengano personalizzate secondo le misure del nostro bulbo oculare;
  • Il paziente deve indossarle e rimuoverle correttamente, rispettando le norme igieniche;
  • Dopo la prima notte di utilizzo bisogna recarsi dal proprio specialista per un controllo che va ripetuto alla fine della prima settimana e fino alla terza;
  • Nel caso si verifichino sintomi come occhi rossi, irritazione e congiuntivite è necessario interrompere momentaneamente l’utilizzo delle lenti fino al successivo controllo con lo specialista.

Bisogna considerare anche che l’utilizzo delle lenti a contatto notturne può avere un costo piuttosto elevato in quanto il prezzo di un paio di lenti oscilla tra i 200 e i 500 euro circa.

Quali sono i principali vantaggi dell’ortocheratologia?

Secondo studi recenti, il grande vantaggio dell’ortocheratologia notturna è che, in alcuni casi, può rallentare l’aumento della miopia nei bambini e negli adolescenti. Ciò è particolarmente vantaggioso nei casi di miopia elevata, poiché questo sistema impedisce che il numero delle diottrie continui ad incrementare, causando un deficit visivo molto significativo e l’eventualità di incorrere in altre complicazioni o patologie visive.

Oltre al fattore preventivo che abbiamo sopra descritto, ci sono altri vantaggi determinati dal loro uso, come ad esempio:

  • Si tratta dell’unico metodo non chirurgico per ottenere una buona visione durante il giorno senza bisogno di occhiali o lenti a contatto.
  • I suoi effetti sono sempre reversibili: quando non si portano, l’occhio ritorna al suo stato normale.
Lentillas nocturnas

Quali sono i limiti e gli svantaggi delle lenti notturne?

Oltre a rappresentare un metodo provvisorio i cui effetti durano solo poche ore – nonostante sia necessario indossarle per diverse ore – le lenti notturne presentano i seguenti limiti e svantaggi:

  • Correggono solo la miopia fino a 4 diottrie e l’astigmatismo fino a 2,5 diottrie.
  • Sono controindicate per persone con malattie della cornea (come le distrofie) o se è troppo piatta.
  • Sono sconsigliate in caso di insufficienza lacrimale (occhio secco).
  • Se non sono state posizionate correttamente o e si i sono spostate durante la notte, il giorno successivo la vista, in alcune persone, potrebbe essere distorta o indurre aloni notturni.

Come le altre lenti a contatto inoltre, lenti notturne presentano rischi di infezioni, problemi di adattamento o irritazione della cornea. Inoltre, necessitano di cure igieniche che richiedono l’utilizzo di appositi prodotti e vanno rinnovate ogni 12 o 18 mesi, a seconda della tipologia.

Una volta superati questi passaggi iniziali, il medico fisserà con il paziente dei controlli periodici per verificare lo stato di salute degli occhi, l’integrità delle lenti e l’efficacia del trattamento.

Quali esami sono necessari?

Prima di utilizzare le lenti ortocheratologiche è importante sottoporsi ad alcuni esami per verificare che possano portare benefici per i nostri occhi: 

  • Sottoporsi ad un’accurata visita oculistica generale;
  • Effettuare una topografia corneale per ottenere una mappa della forma e curvatura della cornea in modo da creare delle lenti specifiche per il paziente;
  • Effettuare una seconda topografia corneale dopo la prima notte di utilizzo per verificare le variazioni ottenute sulla superficie e se è necessario modificare le lenti.

Cos’è l’ortocheratologia?

L’ortocheratologia è una tecnica nuova, ancora in fase di sviluppo, che presuppone l’intervento e il controllo di professionisti altamente specializzati, con grande esperienza e con strumentazioni speciali, come il topografo corneale. Quest’ultimo dispositivo viene utilizzato spesso per ottenere una mappatura della superficie corneale e quindi essere in grado di progettare le lenti necessarie valutando la fattibilità di ogni singolo caso.

In condizioni normali, l’immagine esterna viene proiettata nell’occhio attraverso la cornea e il cristallino fino alla retina. Ancora nitida, viene trasmessa al cervello attraverso il nervo ottico. Il problema è che quando l’occhio ha un errore di rifrazione, l’immagine viene proiettata in modo anomalo. Attualmente, l’unico metodo per poter eliminare un difetto di refrazione, senza dover indossare occhiali o lenti a contatto, è la chirurgia refrattiva.

Perché ricorrere alla chirurgia refrattiva?

Come abbiamo specificato, per rimodellare la curvatura corneale si può ricorrere alla chirurgia refrattiva: una metodologia ampliamente utilizzata che permette di correggere i difetti refrattivi tra i quali (appunto) la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Viene spesso impiegata per liberarsi dalla necessità di indossare gli occhiali o le lenti a contatto ogni giorno, migliorando la qualità di vita del paziente. L’utilizzo delle lenti notturne a lungo andare comporta una serie di effetti collaterali che provocano ulteriore stress alla vista: sottraggono all’occhio l’ossigeno che perviene durante le ore notturne a palpebre chiuse, non sono adatte a chi ha poca lacrimazione, possono provocare abrasioni corneali e occhio secco. Per questa serie di motivi, spesso si decide di ricorrere alla chirurgia laser.

Quali sono i principali vantaggi della chirurgia refrattiva?

La chirurgia refrattiva porta diversi vantaggi per i pazienti:

  • È un intervento molto sicuro grazie alle continue innovazioni tecnologiche;
  • È personalizzato sulle esigenze visive e oculari del paziente;
  • Garantisce un recupero postoperatorio molto rapido;
  • Permette un miglioramento della qualità della vita da un punto di vista sia lavorativo che sportivo;
  • È un’alternativa efficace adatta a coloro che non possono portare lenti a contatto a causa di intolleranze o secchezze oculari.

Con questi vantaggi la chirurgia refrattiva offre dunque una soluzione più definitiva delle comuni lenti a contatto che, spostandosi, tendono con il tempo a graffiare la cornea e a permettere lo sviluppo di infezioni.

Cosa pensano gli esperti?

Gli esperti tendono a sottolineare che nonostante le lenti notturne portino vantaggi per la miopia e altri difetti visivi, non possono essere utilizzate da tutti i pazienti. Le lenti a contatto notturne presentano controindicazioni nei seguenti casi:

  • Il paziente è affetto da patologie oculari (cheratiti, congiuntiviti, ecc.);
  • Ipersensibilità oculare;
  • Eventuali allergie.

È importante ricordare che queste lenti a contatto sono un presidio medico-chirurgico e per questo è sempre necessaria l’opinione del proprio oculista prima di iniziarne l’utilizzo.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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