Iperemia congiuntivale: cos’è?

Salute degli occhi
Iperemia congiuntivale: cos’è?
09/11/2022
Tempo di lettura: 3 Minuti

L’iperemia congiuntivale è nota come arrossamento della parte bianca dell’occhio o degli occhi, in quanto può interessare entrambi. In realtà, questo rossore è solo la conseguenza della dilatazione dei vasi sanguigni presenti nell’occhio stesso. Man mano che il rossore si dilata, la quantità di sangue che raggiunge questa zona del corpo aumenta e, di conseguenza, l’intera area appare molto più rossa del solito.

Tale rossore è spesso accompagnato anche da prurito, lacrimazione e sensibilità alla luce, tutti sintomi che scompaiono da soli quando l’elemento irritante viene rimosso. Quando, invece, gli effetti dell’iperemia della congiuntiva persistono per un periodo di tempo piuttosto prolungato, è bene consultare un medico per esaminare l’area interessata in modo più accurato e determinare il trattamento più appropriato da seguire.

Quali sono i sintomi più comuni?

Come accennato, oltre al rossore, i sintomi più comuni dell’iperemia congiuntivale sono:

  • Prurito: una sensazione di fastidio sulla superficie dell’occhio che ne rende difficile l’apertura.
  • Fotofobia: un’eccessiva sensibilità alla luce. In questi casi il paziente non riesce a tenere l’occhio aperto perché la luce è troppo fastidiosa.
  • Lacrimazione eccessiva: ovvero la risposta naturale dell’occhio stesso per migliorare la lubrificazione della superficie ed espellere ogni possibile elemento estraneo che causa il disagio.
  • Scarico purulento: in quei casi in cui la causa è dovuta ad un’infezione batterica, è molto comune che i sintomi siano accompagnati dallo scarico di materiale viscoso e di colore verde o giallo nell’occhio stesso.
  • Infiammazione della sclera: insieme al caratteristico rossore dell’iperemia congiuntivale, la sclera tende a infiammarsi, quindi può risultare più grande in un occhio che nell’altro.

Quali sono le cause dell’iperemia congiuntivale?

Le cause dell’iperemia congiuntivale sono molto varie. Tuttavia, come spiegato, il rossore dell’occhio non rappresenta il problema o la malattia in sé, ma il sintomo che si manifesta come risposta al problema o alla patologia che è la causa del disagio stesso.

Quindi, al di là del rossore della sclera, sarà necessario cercare le cause generali che causano i sintomi nel loro insieme. Alcuni dei più comuni sono i seguenti:

  • Presenza di corpi estranei nell’occhio: la causa più comune di iperemia congiuntivale è l’ingresso di un corpo estraneo nell’occhio (granello di polvere o di sabbia o qualsiasi altro elemento che presenta queste caratteristiche) che produce una reazione da arrossamento con conseguente aumento della lacrimazione per espellerlo.
  • Allergie: tutte le allergie possono manifestarsi anche con questi sintomi come ad esempio quelle provocate da particolari allergeni presenti nell’ambiente (polline, peli di animali, polvere, ecc.).
  • Presenza di sostanze irritanti: causano una reazione simile a quanto accade con allergie o corpi estranei, ma in forma “ridotta” e senza scatenare nel paziente abbia una condizione allergica associata. Alcuni esempi di sostanze irritanti sono molto comuni sono: l’acqua della spiaggia, il cloro della piscina, il fumo e l’inquinamento, che possono irritare gli occhi e causare sintomi come quelli dell’iperemia congiuntivale.
  • Infezione batterica o virale: un’altra delle cause più comuni può essere trovata nelle infezioni. In generale, quando si tratta di un’infezione di tipo batterica, il disagio sarà accompagnato dalla secrezione di materiale viscoso; mentre nel caso di quella virale, la causa più comune sarà la lacrimazione abbondante.
  • Colpi o traumi che possono causare un versamento nell’occhio: un’altra delle cause più comuni di iperemia congiuntivale è la possibilità di aver ricevuto un colpo all’occhio o in prossimità di esso, che di solito porta ad arrossamento dell’occhio sclera.
congiuntivale

Come trattare l’iperemia congiuntivale?

Come abbiamo visto, le cause che scatenano l’iperemia congiuntivale sono molto varie e, a seconda dei casi, si dovrebbe applicare un tipo di trattamento o l’altro.

In linea di massima, possiamo affermare che, quando la causa è dovuta alla presenza di un corpo estraneo, di un allergene o di un irritante, la zona oculare interessata deve essere adeguatamente pulita con abbondante acqua allontanandosi il più possibile da ciò che ne ha causato il sintomo.

Allo stesso modo, quando la causa è dovuta ad un’infezione, sarà necessario rivolgersi al medico per prescrivere un medicinale adatto ad accelerare la guarigione.

Infine, qualora si fosse subito un colpo o un trauma, si consiglia di rivolgersi ad uno specialista per effettuare un esame della zona in questione e poter escludere danni più gravi che, in alcuni casi, potrebbero anche diventare critici.

Fonte

. . . . . .

NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

Lascia un commento