Salute degli occhi
Tropicamide: cos’è?
09/11/2022
Tempo di lettura: 4 Minuti

La tropicamide è un farmaco che viene somministrato, sempre dietro prescrizione medica, sotto forma di collirio con lo scopo di produrre una dilatazione della pupilla (o midriasi,) e una paralisi momentanea del muscolo ciliare presente nell’occhio. Questo effetto è denominato cicloplegia proprio perché viene indotto dai farmaci ciclopegici, usati principalmente durante gli esami alla vista per bloccare la funzione accomodativa dell’occhio e la sua visione.

Come agisce la tropicamide?

È un farmaco anticolinergico che ha la capacità di bloccare sia le risposte dello sfintere, un muscolo dell’iride (o costrittore della pupilla), sia il processo accomodativo del corpo ciliare sollecitato dalle stimolazioni per acetilcolina. In questo modo, questo particolare collirio (la tropicamide) predispone l’occhio all’esplorazione da parte di un operatore sanitario, di solito un oftalmologo.

L’effetto della tropicamide dura solitamente dalle quattro alle sei ore in cui è consigliato non guidare dato l’offuscamento e l’annebbiamento della vista. Passato questo tempo, si torna alla normalità. La sua particolare formula consente inoltre di essere utilizzato anche insieme ad altri tipi di farmaci come i simpaticomimetici, che provocano la stimolazione diretta del muscolo dilatatore dell’iride. Tale combinazione contribuisce ad aumentare l’azione dilatativa sulla pupilla.

tropicamide

Qual è la composizione di questo collirio?

La composizione è la seguente:

  • Tropicamide (principio attivo)
  • Benzalconio cloruro.
  • Sodio edetato 2H2O.
  • Polisorbato 80.
  • Metabisolfito di sodio.
  • Cloruro di sodio.
  • Acqua per preparazioni iniettabili qb.

A cosa serve la tropicamide?

Grazie alla sua capacità di dilatare la pupilla ed impedire l’accomodazione del cristallino (ovvero la capacità di modificare il potere di rifrazione nella visione da vicino e lontano) queste particolari gocce oculari sono spesso utilizzate dai medici per:

  • Esplorare l’interno dell’occhio in profondità
  • Effettuare interventi chirurgici che richiedono la dilatazione della pupilla.
  • Individuare l’esatta gradazione della vista evitando gli effetti dell’accomodamento della lente.

Per essere precisi, si può dire che, mentre la soluzione allo 0,5% produce la dilatazione della pupilla-condizione nota anche come midriasi- quella all’1% genera sia midriasi che paralisi dell’accomodazione, detta anche ciclopegia.

Come viene somministrata?

La tropicamide non è un prodotto indicato per l’uso quotidiano, come le lacrime artificiali, ma è un medicinale che deve essere prescritto e somministrato solo sotto la supervisione di un medico.

Ecco alcuni consigli per una corretta somministrazione:

  • Usare solo in situazioni in cui è necessario dilatare l’occhio come un esame approfondito dell’interno dell’occhio o alcuni interventi chirurgici agli occhi
  • Applicare in un arco temporale compreso tra i 15 ei 20 minuti prima dell’esame o dell’intervento.
  • L’applicazione deve essere sempre eseguita solo da personale specializzato.
  • Per i test di rifrazione, utilizzare una goccia di soluzione all’1% e, trascorsi 5 minuti, un’altra
  • Sia l’esame approfondito della vista che l’eventuale intervento chirurgico da parte dello specialista devono avvenire dopo circa 20 o 30 minuti dalla somministrazione delle gocce al paziente in questione
  • Se, per un qualsiasi motivo, trascorrono più di 30 minuti tra la somministrazione delle gocce e la valutazione della vista da parte dello specialista, occorre applicare una terza goccia di collirio per prolungare l’effetto di dilatazione e il blocco dell’accomodazione. Questa situazione, ovviamente, va considerata solo quando gli eventuali test alla vista non vengono eseguiti nell’arco di tempo compreso tra i 20 e i 30 minuti successivi all’instillazione delle gocce.
  • Nei bambini, la soluzione di collirio usata è generalmente ridotta dall’1 allo 0,5%.

Quali sono le sue controindicazioni e gli effetti collaterali?

La tropicamide non deve essere somministrata nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità al farmaco.
  • Glaucoma ad angolo stretto.

Come tutti i farmaci, la tropicamide può causare alcuni effetti collaterali, quasi sempre lievi e temporanei come ad esempio:

  • Lieve e temporaneo aumento della pressione intraoculare (IOP).
  • Occhi rossi, irritazione e congiuntivite.
  • Alterazioni della capacità visiva, visione offuscata, abbagliamento, edema palpebrale (accumulo di liquidi sulla superficie interna dell’occhio) o sensibilità alla luce (fotofobia).
  • Molto raramente può causare: tachicardia, problemi gastrointestinali, secchezza delle fauci o eruzioni cutanee.

Quali precauzioni dovrebbero essere prese in considerazione durante la sua somministrazione?

Come accennato questo particolare collirio è un farmaco che richiede una precisa prescrizione medica e, come tutti i farmaci, va usato con estrema cautela. Le dosi consigliate dallo specialista non devono mai essere superate. Esistono poi alcune situazioni particolari in cui bisogna adottare la massima attenzione:

  • Ad esempio, le donne in gravidanza dovrebbero limitarne l’uso, poiché si rischia di danneggiare il feto. Pertanto, si consiglia di somministrare il farmaco solo nei casi in cui è realmente necessario.
  • Deve essere usato con estrema cautela -limitandone al minimo l’uso- in presenza di neonati e lattanti (soprattutto se prematuri e di basso peso) per evitare reazioni indesiderate anche gravi
  • Non è raccomandato in caso di pazienti con alcuni tipi di glaucoma (come quello ad angolo chiuso).
  • Non applicare quando gli occhi sono molto infiammati. In queste situazioni, si consiglia di posticipare il test a più tardi, per non può aggravare alcuni di questi sintomi.
  • Altre circostanze in cui dovrebbe essere valutato il suo utilizzo sono: in presenza di bambini con sindrome di Down, paralisi spastica o lesioni cerebrali.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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