Ectropion palpebrale: che cos’è e come appare?

Salute degli occhi
Ectropion palpebrale: che cos’è e come appare?
12/02/2021
Tempo di lettura: 4 Minuti

L’ectropion è una delle malposizioni palpebrali più comuni, insieme all’entropion, alla trichiasi e alla ptosi palpebrale. Questo disturbo si verifica quando il margine o il bordo della palpebra superiore o inferiore viene ruotato e la parte interna della stessa viene esposta all’esterno, al contrario di quanto accade nel caso dell’entropion. Il più delle volte colpisce la palpebra inferiore.

Quali sono le cause dell’ectropion oculare?

Questa malposizione delle palpebre, che a sua volta può generare lesioni corneali (abrasioni e ulcere perché la cornea è più esposta del solito) e persino infezioni che possono diventare croniche (congiuntiviti), è solitamente associata all’invecchiamento dei tessuti, che indeboliscono e perdono tensione. In questo caso si parla di ectropion involutivo o senile. Può anche essere prodotto da:

  • Trauma.
  • Spasmo o paralisi facciale. In questo caso si parla di ectropion paralitico.
  • Alcuni tipi d’interventi chirurgici.
  • Processi di guarigione (ad esempio dopo un’ustione). In questo caso, gli specialisti parlano di ectropion cicatriziale.
  • Può anche avere un’origine genetica.
ectropion

Quali sono i tipi di ectropion?

Esistono quindi diversi tipi di ectropion che vengono classificati in base alla loro eziologia, cioè alle cause per cui si verificano. I tipi principali sono:

  • Ectropion involutivo: È il più frequente ed è dovuto al fatto che, a causa dell’età e degli agenti esterni (sole, tabacco), i tessuti perdono di tono, producendo un’iperelasticità della pelle, dei muscoli e dei tendini. Questa perdita di tono può essere accentuata dal fatto che i pazienti tendono a strofinare le palpebre per alleviare le lacrime.
  • Ectropion cicatriziale: È prodotto dalla retrazione del tessuto vicino alla palpebra a causa di una cicatrice che appare come conseguenza di una lesione, di un’ustione, di una malattia della pelle, di un trauma o di un intervento chirurgico.
  • Ectropion paralitico: È quello che appare associato a uno spasmo o a una paralisi facciale che colpisce anche l’occhio.
  • Ectropion congenito: È presente fin dalla nascita e può essere associato ad una diminuzione dell’apertura palpebrale. E’ raro.

Quali sono i sintomi?

L’ectropion può manifestarsi attraverso sintomi che appaiono associati ad una cattiva distribuzione delle lacrime nella cornea dovuta ad una posizione errata della palpebra. Alcuni di questi sintomi possono essere:

  • Irritazione oculare.
  • Lacrimazione eccessiva dell’occhio (normalmente associato a un ectropion che colpisce la palpebra inferiore).
  • Secchezza oculare.
  • Sensazione di un corpo estraneo.
  • Ridimensionamento del margine palpebrale e sclera (la parte bianca del bulbo oculare).

Quando il paziente nota che la propria vista sta peggiorando, sente dolore o sensibilità alla luce, o quando il rossore dell’occhio peggiora rapidamente, si raccomanda di cercare un aiuto medico urgente. Inoltre, questo problema può anche causare disagi estetici.

Qual è il trattamento e cura dell’ectropion?

I sintomi possono essere trattati con l’uso di lacrime artificiali o altri lubrificanti, che alleviano la secchezza dell’occhio e mantengono la cornea idratata per evitare lesioni, ma l’unica possibile correzione a questo problema è l’alternativa chirurgica. Il tipo d’intervento chirurgico utilizzato dall’oculista dipenderà dalla causa dell’ectropion, quindi è necessario un esame approfondito per diagnosticare il problema e determinarne l’origine.

L’obiettivo di tutte le tecniche chirurgiche, che di solito vengono eseguite in ambulatorio (chirurgia senza ricovero) e con anestesia locale, è quello di posizionare le palpebre nella posizione corretta.

Le malposizioni delle palpebre di solito non sono prevenibili, ma possono essere trattate precocemente per evitare i problemi associati in seguito.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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