Test della vista con la tabella di Snellen

Salute degli occhi
Test della vista con la tabella di Snellen
14/12/2021
test di snellen Tempo di lettura: 3 Minuti

Il test di Snellen è un test della vista ideato nel XIX secolo dal medico olandese Hermann Snellen (dal quale prende il nome), ancora oggi ampiamente utilizzato dagli oftalmologi per la sua efficacia nel misurare l’acuità visiva di una persona, ovvero la sua capacità di distinguere chiaramente gli oggetti anche a lunga distanza (fino a decine di metri in una persona che gode di ottima vista).

In cosa consiste il test di Snellen?

Lo Snellen test è un test della vista semplice e senza alcun effetto collaterale che non provoca nessun tipo di fastidio al paziente. Viene utilizzata una tabella bianca sulla quale appaiono lettere nere di diverse dimensioni (tabella di Snellen).

Il processo del test di Snellen è il seguente:

  • Il paziente si deve sedere ad una distanza di 6 metri dalla tabella in cui compaiono le lettere (a volte vengono utilizzate le immagini).
  • Una volta seduto, per poter valutare ciascun occhio separatamente, lo specialista fa indossare al paziente un paio di occhiali senza lenti, ma con uno dei due occhi coperto.
  • Successivamente, l’oftalmologo o l’optometrista chiede al paziente di identificare, una per una, le diverse lettere. Normalmente, si inizia con le lettere più grandi, che si trovano in alto, e si prosegue progressivamente con quelle più piccole.
  • Il test della vista termina quando la persona ha identificato tutte le lettere o ha commesso diversi errori non essendo in grado di distinguerle.
  • Il paziente non si muove dalla sua posizione iniziale (dai 6 metri) durante tutto il test, quella che cambia è la dimensione delle lettere.
test de Snellen

Come si misurano i risultati del test di Snellen?

Questi tipi di test vengono eseguiti per misurare la vista di una persona, sia in modo preventivo sia perché si sospetta (a volte a seguito di esame fatto in precedenza) che ci sia un deficit visivo a causa di un problema refrattivo (miopia, ipermetropia e/o astigmatismo) o per qualsiasi altra motivazione.

Ottenere risultati concreti è molto semplice, poiché ogni lettera è identificata con un piccolo numero che serve allo specialista per determinare il grado specifico di deficit visivo del paziente.

Cosa indica questo numero?

Il numero sotto le lettere indica la distanza, in metri, dalla quale una persona con una vista sana dovrebbe essere in grado di identificarle. Ad esempio, se una lettera riporta il numero 10 sotto di sé significa che dovrebbe essere distinta da 10 metri di distanza.

Utilizzando una tabella aggiuntiva, questa cifra è correlata alla specifica perdita della vista di ogni persona. In questo modo, 5/10 significa che una lettera che dovrebbe essere vista da 10 metri di distanza, è letta dal paziente chiaramente solo a 5.

I risultati del test di Snellen non devono essere confusi con le diottrie come misura dell’acuità visiva, poiché si riferiscono alla perdita della capacità dell’occhio di mettere a fuoco correttamente gli oggetti a causa di problemi di refrazione. Le diottrie, al contrario, sono la misura correttiva per gli errori di refrazione.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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