Amaurosi fugace monoculare o bilaterale: perdita della vista momentanea

Salute degli occhi
Amaurosi fugace monoculare o bilaterale: perdita della vista momentanea
23/12/2021
Amaurosi fugace Tempo di lettura: 4 Minuti

L’amaurosi fugace consiste in una perdita della vista momentanea generalmente in un solo occhio, determinata dall’ sanguigna nella retina. L’amaurosi fugace, nota anche come cecità monoculare temporanea o transitoria, non è una malattia in sé, ma un sintomo di altri disturbi. Si parla, invece, di amaurosi fugace bilaterale quando l’offuscamento della visione interessa entrambi gli occhi.

Quali sono le principali cause dell’amaurosi fugace?

Le cause di amaurosi fugace più comuni sono le seguenti:

  • La formazione di un coagulo all’interno dei vasi sanguigni o nelle cavità cardiache: per un meccanismo di difesa del nostro organismo, un pezzo di placca si stacca da un’arteria più lunga, come ad esempio dall’arteria carotide del collo o da un’arteria nel cuore e viaggia verso un’arteria nell’occhio bloccandone la circolazione sanguigna.
  • Poliarterite nodosa, una malattia dei vasi sanguigni che provoca l’infiammazione delle arterie medie e piccole dimensioni, a volte provocando danni irreversibili.
  • Una malattia autoimmune nota come lupus eritematoso sistemico (LES), che induce le cellule del sistema immunitario ad attaccare i tessuti sani.
  • Sclerosi multipla, una malattia degenerativa che provoca attacchi al sistema nervoso da parte delle cellule del sistema immunitario.
  • Tumori cerebrali.
  • Lesioni alla testa.

Quali sono i suoi sintomi?

L’amaurosi fugace è caratterizzata da un’improvvisa perdita della vista in uno degli occhi. Tale perdita è transitoria o temporanea, generalmente di durata variabile da pochi secondi ad un massimo di alcuni minuti.

Alcuni pazienti descrivono questa perdita della vista come un’ombra grigia o nera che si muove lungo l’occhio. Altri sintomi di amaurosi fugace sono le vertigini e la diplopia (ovvero vedere doppio).

Occhio con visione normale e visione doppia

Come viene diagnosticata?

Chiunque avverta, in un qualsiasi momento, un episodio di amaurosi fugace dovrebbe recarsi immediatamente dall’oculista.

In alcuni casi, attraverso un esame oculistico si può rivelare la presenza di un punto luminoso comprovante l’esistenza di un coagulo che blocca l’arteria retinica, ma per fare una diagnosi accurata, lo specialista deve affidarsi a test o strumenti diagnostici più specifici come, ad esempio:

  • Un angiogramma MRI dell’arteria carotide per cercare coaguli di sangue o placche.
  • Test ad ultrasuoni.
  • Elettrocardiogramma (ECG) per controllare come funziona il cuore.
  • Esami del sangue per controllare i livelli di zucchero nel sangue e colesterolo.

È possibile prevenire un’amaurosi fugace?

Come abbiamo visto, l’amaurosi fugace è provocata da una causa ben precisa: la formazione di una placca che ostruisce la circolazione sanguigna della retina. Questa placca è una sostanza dura che si forma quando grasso, colesterolo e altre sostanze si accumulano sulle pareti delle arterie.

Per ridurre le possibilità di incorrere in questo tipo di problema ci sono una serie di aspetti che dobbiamo tenere in considerazione. Da un lato, è necessario adottare abitudini di vita sane che prevengano una serie di malattie legate all’amaurosi fugace. Dall’altro, è essenziale effettuare un controllo medico per scongiurare la presenza di queste malattie al momento della diagnosi, al fine di agire rapidamente nella prevenzione di ogni possibile complicazione.

Alcune di queste malattie correlate all’amaurosi fugace sono le seguenti:

D’altra parte, oltre alle patologie legate a questo tipo di problema, è anche molto importante monitorare la comparsa di sintomi che potrebbero essere correlati all’amaurosi fugace, soprattutto se esiste in famiglia un episodio di questa malattia. Infatti, alcuni fattori, come la pressione alta o livelli elevati di colesterolo, oltre ad essere legati alle abitudini di vita quotidiana, hanno anche un fattore legato alla genetica.

Molti di questi fattori di rischio possono essere contrastati attraverso una dieta sana ed equilibrata, esercizio fisico regolare e controlli medici regolari, soprattutto se si soffre di una malattia o si ha una storia familiare alle spalle.

A tal proposito, va detto che, nonostante ci siano terapie per l’amaurosi fugace, uno degli aspetti più importanti da considerare è la prevenzione. In questo senso, è fondamentale evitare il consumo di sostanze come il tabacco o l’alcol (oltre a qualsiasi altro tipo di droga), poiché sono strettamente correlate a malattie del sistema cardiovascolare.

Come sopra ricordato, la dieta è un fattore che richiede un’attenzione speciale, importante è evitare il consumo di determinati alimenti o ridurne al minimo l’assunzione:

  • cibi che hanno un’elevata quantità di grassi saturi o grassi idrogenati;
  • prodotti ultra processati (poiché la maggior parte è formulata con oli malsani e altamente raffinati),
  • carni con elevate quantità di grassi saturi (come manzo, pecora o maiale).

Quali sono i suoi possibili trattamenti?

I trattamenti o le terapie dell’amaurosi fugace sono diversi e dipendono dalla causa che la origina. Ad esempio, il posizionamento di uno stent attraverso un intervento chirurgico può essere molto efficace nel caso di un’arteria coronaria bloccata. Se l’amaurosi è causata dal glaucoma, sarà necessario rivedere e, se necessario, modificare, il trattamento fino ad ora effettuato.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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