La neurite ottica o retrobulbare è l’infiammazione del nervo ottico

Salute degli occhi
La neurite ottica o retrobulbare è l’infiammazione del nervo ottico
10/07/2020
Tempo di lettura: 3 Minuti

La neurite ottica o neurite retrobulbare è una malattia che consiste nell’infiammazione del nervo ottico che può causare una riduzione o perdita della vista nell’occhio colpito. Il nervo ottico è il nervo sensoriale responsabile della trasmissione delle immagini attraverso gli impulsi nervosi dal sistema visivo, in particolare dalla retina al cervello, dove vengono elaborate.

Questa malattia è una delle lesioni più comuni che colpiscono il nervo ottico e la vista.

Quali sono i sintomi della neurite ottica?

I sintomi più comuni della neurite ottica sono:

  • Brusca perdita della vista in un occhio nel giro di poche ore.
  • Riflesso pupillare alterato.
  • Alterazioni del senso cromatico (capacità di distinguere i colori).
  • Dolore oculare che aumenta col movimento dell’occhio.

I sintomi normalmente riguardano un occhio, tuttavia può presentarsi una neurite ottica bilaterale che si manifesta attraverso la perdita della vista in entrambi gli occhi.

Quali possono essere le cause della neurite ottica?

Nella maggior parte dei casi, la neurite ottica si manifesta senza che esista una causa apparente (neurite idiopatica), anche se esistano molti fattori che possono determinare la comparsa di questa malattia oculare:

  • La cosiddetta neurite ottica autoimmune è provocata da malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico, la sarcoidosi e la malattia di Behcet. In questi casi, si produce una disfunzione nel sistema immunitario che attacca il tessuto del nervo ottico.
  • Malattie che causano demielinizzazione, cioè delle patologie in cui le fibre nervose perdono lo strato di mielina che le isola, le ricopre e ne facilita la conduzione nervosa. La più nota di queste malattie demielinizzanti, che provocano anche l’infiammazione del nervo ottico, è la sclerosi multipla (SM) e la neurite ottica è un sintomo tipico dell’esordio di questa malattia. La neurite ottica è, pertanto, una manifestazione clinica frequente nella sclerosi multipla e può manifestarsi in qualsiasi stadio della patologia. Essa è, infatti, il primo dei sintomi della sclerosi multipla nel 20 – 30 % dei casi dei pazienti e si stima che fino al 50% di loro ne soffrirà in un certo momento. 
  • In alcuni casi, la neurite ottica si presenta come risultato di un’infezione diretta del nervo ottico, causata da batteri o virus, come avviene nel caso dell’AIDS o della sifilide. In altri, l’infiammazione del nervo ottico è causata indirettamente da malattie infettive come quelle che colpiscono le vie respiratorie superiori, la varicella, il morbillo e la rosolia.
  • Intossicazione da sostanze come il chinino, alcuni antibiotici, il metanolo o l’etambutolo.
  • Carenza di vitamina B12.
  • Neuropatia ottica di Leber.
Come funziona il nervo ottico

Quali sono i fattori di rischio per la neurite ottica?

I fattori di rischio per la neurite ottica sono:

  • Il sesso: Le donne sono più propense degli uomini a sviluppare questa patologia visiva.
  • Età: La neurite ottica colpisce con maggiore frequenza gli adulti tra i 20 e i 40 anni, età cui tendono a manifestarsi anche patologie come la sclerosi multipla. Può anche manifestarsi nei bambini, nei quali di solito colpisce solo un occhio.
  • Predisposizione genetica.

Come viene fatta la diagnosi di neurite ottica?

I pazienti che presentano i sintomi di questa malattia tendono a rivolgersi, come prima scelta, a un oftalmologo. Per diagnosticare la malattia, lo specialista in oftalmologia esegue, di solito, una visita oculistica completa di esame del fondo oculare e può richiedere esami  complementari, come la risonanza magnetica, le analisi del sangue o una tomografia a coerenza ottica (OCT).

Quali trattamenti ci sono per la neurite ottica?

Le opzioni di trattamento per la neuropatia ottica dipenderanno dalla causa che l’ha provocata. I corticosteroidi, somministrati per via endovenosa o orale, sono talvolta utilizzati per accelerare il recupero della funzione visiva.

Fonti

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NOTA BENE

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Massimo Notaro

Articolo supervisionato dal

Dott. Massimo Notaro

Medico chirurgo di Clinica Baviera Torino

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista dal 2011. Inizia ad esercitare la propria attività come oculista libero professionista presso diverse strutture a Napoli e Caserta e presso il proprio studio in provincia Napoli. E’ stato Dirigente Medico di I livello presso l`U.O.C di Oculistica dell’Ospedale regionale della Val d`Aosta U. Parini fino al 2011, quando inizia la sua collaborazione con Clinica Baviera. Il dott. Notaro esegue ogni anno moltissimi interventi di chirurgia oculare, come la chirurgia dei difetti refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), intervento della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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