Occhio pigro o ambliopia negli adulti: cos’è e come si cura?

Salute degli occhi
Occhio pigro o ambliopia negli adulti: cos’è e come si cura?
19/10/2023
occhio pigro adulti Tempo di lettura: 2 Minuti

L’occhio pigro (o ambliopia negli adulti) è un disturbo poco frequente, in quanto viene solitamente diagnosticato e trattato entro i primi anni d’età attraverso i classici controlli di routine. È molto raro dunque trovare persone affette da occhio pigro a 30 o 40 anni.

Ciononostante, nel caso in cui l’ambliopia sia stata riconosciuta solo dopo che il sistema visivo del paziente ha concluso il suo sviluppo, non potrà più essere trattata con risultati efficienti. Per questo motivo molti medici sconsigliano l’intervento chirurgico per curare l’occhio pigro negli adulti.

Che cos’è l’ambliopia? 

L’ambliopia o occhio pigro viene definita, di solito, come una riduzione dell’acuità visiva senza che vi sia alcuna lesione organica a giustificarla. Quando nasciamo, il nostro sistema visivo non è totalmente sviluppato: il bambino acquisisce le diverse abilità visive man mano che cresce. In alcuni casi, questa maturazione del sistema visivo è interrotta e il bambino non sviluppa un’eguale capacità visiva in entrambi gli occhi smettendo di utilizzarne uno per concentrare l’attività sull’altro.

Quali sono le cause dell’ambliopia?

Le cause dell’ambliopia o occhio pigro possono essere numerose e dipendere da diversi fattori. Tra le principali troviamo:

Prima di consigliare il trattamento corretto, il medico dovrà sempre valutare la sintomatologia del paziente per riconoscere la causa scatenante.

Quali sono i sintomi dell’occhio pigro?

Mentre nei bambini è più difficile diagnosticare l’ambliopia nelle sue fasi precoci perché i piccoli pazienti non ne riconoscono facilmente i sintomi, gli adulti si accorgono subito di eventuali disturbi alla loro vista. 

I principali sintomi che accompagnano l’ambliopia sono:

  • Difficoltà di visione da un occhio;
  • Movimenti oculari involontari verso l’interno o l’esterno;
  • Scarsa percezione della profondità;
  • Ridotta sensibilità al contrasto e al movimento;

Questa sintomatologia è solitamente percepita in un solo occhio, ma talvolta può colpire entrambi.

Come viene diagnosticato?

Anche se non risulta sempre facile riconoscere i sintomi dell’occhio pigro, questo disturbo dev’essere riconosciuto e trattato il prima possibile per evitare che la vista venga gravemente compromessa. 

Solitamente questo disturbo viene diagnosticato durante una normale visita oculistica di routine, soprattutto in presenza di casi familiari di strabismo o cataratta. Il medico poi eseguirà una valutazione ortottica per osservare la motilità degli occhi e registrare la gravità della presente ambliopia.

Esiste una cura o un trattamento?

Se diagnosticata in tempo, l’ambliopia può essere trattata attraverso l’utilizzo di occhiali correttivi prescritti dallo specialista. Solo nei casi più gravi il medico può consigliare l’intervento tramite laser, per ripristinare l’equilibrio tra gli occhi.

È importante ricordare che però questi trattamenti (incluso l’intervento chirurgico) non sono efficaci nel risolvere completamente l’ambliopia nei pazienti adulti.

Gli esercizi possono aiutare l’occhio pigro?

Esistono diversi esercizi consigliati dagli specialisti per trattare l’occhio pigro sin dall’infanzia. Il principale è chiamato “eye patching” e consiste nell’utilizzo di un cerotto che serve a chiudere l’occhio dominante del paziente in modo da incoraggiare l’occhio più debole a migliorare la propria capacità visiva. Questa tecnica può essere anche agevolata dalla somministrazione di gocce di atropina che indeboliscono temporaneamente la visione dell’occhio dominante. 

Se viene ripetuto per 3-6 ore al giorno, questo trattamento può portare ottimi risultati durante l’infanzia, quando il sistema visivo non è ancora completamente sviluppato (fino agli 8 anni). Ciononostante non vi sono ancora esercizi che possano garantire un effettivo giovamento contro l’occhio pigro negli adulti.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Massimo Notaro

Articolo supervisionato dal

Dott. Massimo Notaro

Medico chirurgo di Clinica Baviera Torino

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista dal 2011. Inizia ad esercitare la propria attività come oculista libero professionista presso diverse strutture a Napoli e Caserta e presso il proprio studio in provincia Napoli. E’ stato Dirigente Medico di I livello presso l`U.O.C di Oculistica dell’Ospedale regionale della Val d`Aosta U. Parini fino al 2011, quando inizia la sua collaborazione con Clinica Baviera. Il dott. Notaro esegue ogni anno moltissimi interventi di chirurgia oculare, come la chirurgia dei difetti refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), intervento della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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