Che cosa sono le pupille?

Curiosità
Che cosa sono le pupille?
20/12/2023
Chiasma ottico Tempo di lettura: 8 Minuti

La pupilla (che etimologicamente significa “bambolina”) è un’apertura circolare posizionata al centro dell’occhio, o meglio dell’iride, che permette alla luce di penetrare nella parte posteriore del bulbo oculare. 

Questo piccola apertura è fondamentale perché la luce possa entrare negli occhi, raggiungere la retina e permettere al cervello di elaborare le informazioni registrate e trasformarle in immagini.

Ad un primo sguardo la pupilla appare nera come conseguenza del fatto che la maggior parte della luce che attraversa la cornea e il cristallino viene assorbita dai tessuti presenti all’interno dell’occhio. La dimensione della pupilla, invece viene controllata dai muscoli dell’iride e può variare a seconda del grado di luminosità dell’ambiente:

  • In condizioni di luminosità il diametro varia tra i 2 e i 5 mm.
  • Al buio si dilata per far entrare una maggior quantità di luce (midriasi).
  • In condizioni di forte luminosità si restringe per far entrare una ridotta quantità di luce (miosi).
Anatomia del'occhio

Significato, cause, sintomi, effetti delle pupille dilatate?

Il termine “midriasi” deriva dal greco “amadros” che significa oscuro e serve ad indicare quando la dilatazione della pupilla supera i 5mm di diametro per favorire l’adattamento la visione con scarsa luminosità dell’ambiente. Questo processo in condizioni fisiologiche, coinvolge simultaneamente i due occhi.

È importante notare che non è solamente la scarsa luminosità a causare la dilatazione della pupilla: si parla di midriasi “reagente” quando la pupilla dilatata si restringe in seguito a stimoli luminosi e di midriasi “fissa” quando non si riduce in risposta alla luce; in questo caso il meccanismo di regolazione è interrotto da una causa esterna.

Questa seconda tipologia può essere innescata da l’installazione di colliri o dall’utilizzo di farmaci, ma può anche comparire in malattie e disturbi, anche  piuttosto gravi, che richiedono un tempestivo intervento medico:

  • Arresto cardiaco: la midriasi inizia pochi secondi dopo l’arresto e può persistere per diverse ore anche dopo la ripresa del circolo sanguigno;
  • Glaucoma acuto: l’aumento improvviso della pressione oculare provoca la dilatazione della pupilla e la perdita del riflesso pupillare nell’occhio colpito;
  • Ictus: in questa condizione la presenza di midriasi è la conseguenza di compressioni del nervo oculomotore;
  • Coma;
  • Emorragie cerebrali;
  • Lesioni e traumi cranici (per questo motivo i medici controllano sempre le pupille degli atleti con una penna luminosa dopo un trauma cranico durante le competizioni sportive);
  • Pupilla di Adie: un raro disturbo neurologico in cui una pupilla è più grande del normale e reagisce in maniera lenta alla luce o non restringe affatto;
  • Aniridia congenita: patologia rara in cui una persona nasce con un’iride parzialmente o completamente assente con conseguente pupilla molto grande o scarsamente reagente alla luce
  • Infezioni.

Non tutte le cause di midriasi fissa sono patologiche, talvolta infatti questa condizione può essere causata dall’attivazione del sistema simpatico. Questo fenomeno transitorio avviene quando si provano emozioni intense legate solitamente al piacere, alla paura, alla rabbia e alle seguenti sensazioni:

  • Sorpresa;
  • Forte interesse;
  • Attrazione;
  • Stress e pericolo.

La midriasi è un sintomo, non una patologia, e, nonostante potrebbero non esserci conseguenze evidenti al di là dell’aspetto estetico delle pupille dilatate, gli effetti di questo disturbo possono essere rappresentati da:

Quando preoccuparsi per le pupille dilatate?

La midriasi dev’essere valutata con attenzione quando persiste ed il paziente lamenta abbagliamento costante, vista sfocata, vertigini improvvise, problemi di equilibrio o confusione. Questi sono campanelli d’allarme che la causa potrebbe anche essere una patologia importante. Per scoprirne la causa e individuare il trattamento più adatto è necessaria una visita dal proprio medico di fiducia. 

È fondamentale richiedere assistenza anche nei seguenti casi:

  • Se la midriasi è associata ad un trauma cranico bisogna rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso;
  • Se la midriasi è associata ai sintomi di un ictus è necessario chiamare sollecitamente  un’ambulanza.

Quali sostanze fanno dilatare le pupille e perché?

Tra le sostanze che inducono la midriasi, in campo medico troviamo spesso farmaci antistaminici, barbiturici, estrogeni o anticolinergici usati spesso in oftalmologia. Colliri che contengono sostanze midriatiche vengono instillati nell’occhio per indurre la dilatazione della pupilla, consentendo così all’oculista una valutazione completa del fondo oculare.

Altri farmaci che possono far dilatare le pupille sono:

  • Decongestionanti;
  • Antidepressivi triciclici;
  • Medicinali per il mal d’auto;
  • Medicinali contro la nausea;
  • Antiepilettici;
  • Farmaci per il morbo di Parkinson;
  • Botox e altri farmaci con tossina botulinica;
  • Atropina.

Anche l’uso di eccitanti e droghe come la cocaina possono indurre una dilatazione delle pupille, portando ad effetti negativi alla salute degli occhi nel breve e nel lungo periodo. La cocaina in particolare è una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale che può causare una serie di effetti fisici e psicologici. Questa droga fa dilatare le pupille e aumentare la frequenza cardiaca, causando visione offuscata e una maggiore sensibilità alla luce. Il suo uso cronico può inoltre portare a problemi visivi gravi  fino alla cecità.

Altre droghe che possono provocare una dilatazione pupillare sono:

  • Amfetamina: nel breve termine provoca tremori oculari, visione offuscata e aumento della pressione intraoculare, mentre nel lungo periodo causa una degenerazione della retina e un aumento del rischio di cataratta e glaucoma.
  • Ecstasy: nel breve termine provoca secchezza oculare, visione distorta, fotofobia, spasmi muscolari intorno agli occhi, mentre nel lungo termine porta un aumento del rischio di sviluppare cataratta e provocare una visione offuscata cronica.

Bisogna curare le pupille dilatate?

Se la midriasi dipende da una causa patologica il trattamento dovrà essere specifico per il problema scatenante. Per quanto riguarda le cause non patologiche andranno risolte nei seguenti modi:

  • Se la midriasi è causata dall’assunzione di droghe ed alcol si possono prevenire ulteriori attacchi evitando le sostanze responsabili e usando farmaci topici;
  • Se è causata da medicinali midriatici l’effetto è solo temporaneo e tende a risolversi da solo in tempi veloci. È consigliato utilizzare appositi occhiali da sole per proteggere la parte interna dell’occhio fino alla guarigione completa.

Nel caso non fosse possibile risalire alla causa primaria della midriasi il medico di fiducia consiglierà cure farmacologiche (colliri e pomate oftalmiche) in grado di agire direttamente sulla dilatazione della pupilla. In rari casi il problema tende ulteriormente a persistere può essere valutata una soluzione chirurgica per ristabilire una corretta capacità visiva.

Pupille dilatate nei bambini: perché è un fenomeno frequente?

Il fenomeno delle pupille dilatate può risultare molto frequente nei bambini, configurandosi come una caratteristica tipica di questa giovane fascia di età e dunque non come un disturbo allarmante da un punto di vista medico. Anche se nella maggior parte dei casi non costituisca alcun problema, nel lungo periodo potrebbero anche rivelarsi un segno di miopia o altri vizi di rifrazione. In questi casi si suggerisce quindi di rivolgersi al proprio pediatra o medico oculista al fine di accertare le cause del fenomeno. 

Pupille dilatate e mal di testa: che relazione c’è?

In caso di mal di testa improvviso, persistente e molto forte (accompagnato in certi casi anche da nausea e vomito) e pupille dilatate anisocoriche – una più grande dell’altra – possono far parte della sintomatologia propria dell’aneurisma cerebrale, derivante dal blocco di un’arteria situata nella zona oculare. Le pupille dilatate (midriasi), tuttavia, possono anche rientrare tra i sintomi tipici di un attacco di cefalea emicranica, insieme a senso di debolezza e intorpidimento, sensibilità alla luce (fotofobia), tachicardia, ipertensione, dolore al collo e dolore addominale.

Curiosità: Sapete quali sono gli stati d’animo e le emozioni che influenzano le nostre pupille?

Conoscere le risposte

Nel caso in cui ci pongano una domanda a cui sappiamo rispondere con sicurezza, le nostre pupille non si dilatano, bensì rimangono uguali. Tuttavia, se non sappiamo cosa dire, lo sforzo effettuato per cercare la risposta nel nostro cervello provoca la dilatazione delle pupille.

Quindi, quando chiedete qualcosa a qualcuno e questo tergiversa, potete capire lo sforzo che sta facendo nel trovare la risposta solo guardandolo negli occhi. Più lo sforzo aumenta, più le pupille si dilatano.

Sforzarsi per rispondere

A tutto però c’è un limite, anche alla dilatazione delle pupille: se qualcuno insiste nel porci una domanda a cui noi non riusciamo a fornire una risposta, il nostro sforzo, una volta raggiunto un certo apice (superato il 125%), sarà così grande che le nostre pupille smetteranno di dilatarsi.

Mostrare interesse o disinteresse

In caso di interesse a un argomento o a qualcosa che vediamo in tv, le nostre pupille si dilatano. In realtà, di fronte a ogni novità, il primo riflesso è la dilatazione. Se l’argomento riesce a mantenere alta la nostra attenzione, le pupille rimangono dilatate. Se invece la novità smette di stimolare il nostro interesse, le pupille tornano alla dimensione originale.

Quindi, se state proponendo qualcosa di nuovo a una persona e, dalle pupille dilatate che questa aveva inizialmente notate un loro ridimensionamento, significa che, benché per voi la cosa sia di assoluta rilevanza, per il vostro interlocutore non lo è.

Eccitarsi o provare attrazione

In certe situazioni – ad esempio, quando si è colpiti da una persona attraente o quando si è posti di fronte a scene erotiche o di nudo – le nostre pupille si dilatano, in seguito al rilascio, da parte del nostro cervello, di dopamina. Questo meccanismo si verifica perché l’ondata di dopamina stimola le terminazioni nervose situate nei nostri occhi, determinando la contrazione dei muscoli e, quindi, l’aumento di dimensione delle pupille.

Una curiosità: le donne dilatano le pupille degli occhi quando si trovano di fronte a un potenziale partner, durante il periodo dell’ovulazione.

Disgustarsi o arrabbiarsi

Al contrario, se qualcosa ci provoca ribrezzo o rabbia, le nostre pupille si restringono! E’ come se i nostri occhi rifiutassero quell’immagine. Capita, infatti, quando siamo disgustati, di spostare anche lo sguardo altrove.

Votiamo sì o no?

Questo è un test che potete fare per scoprire i gusti politici dei vostri conoscenti. Se andate in giro a raccomandare di votare sì o no, capirete subito dalle pupille del vostro interlocutore che cosa voterà, anche senza che ve lo dica: nel caso in cui gli suggeriste di votare sì e le sue pupille si dilatassero, significherebbe che appoggia la vostra scelta.

In caso contrario infatti vedreste le sue pupille restringersi e potreste dedurne di trovarvi, senza dubbio, di fronte a un sostenitore del no.

Scoprire chi mente

Quando mentiamo il nostro corpo entra in uno stato di allarme e di stress, in cui tutti i nostri sensi sono in allerta perché dobbiamo fare attenzione a non farci scoprire. Tuttavia, le nostre pupille non possono essere comandate.

Si tratta di un istinto naturale, legato alla nostra evoluzione: un tempo, in condizioni di pericolo, quando le uniche opzioni erano lottare o fuggire, le nostre pupille si dilatavano per vedere meglio l’ambiente circostante (captare più luce) e valutare le vie di fuga. Nel momento in cui mentiamo, si attivano gli stessi allarmi per non essere scoperti (catturati). Ecco spiegato il perché si dilatano le pupille.

Dunque, se sospettate che la persona che avete davanti vi stia mentendo, controllatele le pupille.

Che gli occhi siano lo specchio dell’anima è assolutamente vero. E la cosa più interessante è che non mentono: non possiamo imporre alle pupille di non dilatarsi o di non restringersi quindi una mente attenta e osservatrice non farà fatica a capire come si sente davvero la persona che ha di fronte, semplicemente guardandola negli occhi.

Fonte

. . . . . .

NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

Join the discussion 4 Comments

  • Chiara ha detto:

    Buonasera, ho una pupilla in miosi dove il diametro pupillare si è ristretto molto. Da 4mm sono passata a meno di 2 mm. Non è stata trovata una causa e vorrei sapere se è possibile delle terapie per dilatare la pupilla o interventi laser. Grazie saluti chiara

    • Clinica Baviera Italia ha detto:

      Gentile Chiara, grazie del messaggio. Purtroppo senza averla visitata non possiamo indicarle una terapia da seguire. Le consigliamo di prenotare una vista oculistica approfondita per capire la natura del suo disturbo. Le nostre cliniche sono a Milano, Torino, Bologna e Varese. Per prenotare una visita può chiamare il numero verde 800.22.88.33 Grazie

  • sabrina ha detto:

    buongiorno ho 50 anni e soffro dall’infanzia di glaucoma ad entrambi gli occhi ho una forte miopia soprattutto occhio dx da qualche settimana mi succede che la pupilla dx si rimpicciolisce e vedo sdoppiato dura qualche ora poi passa che può significare?

    • Clinica Baviera Italia ha detto:

      Gentile Sabrina, grazie del messaggio. Purtroppo senza averla visitata non possiamo darle un parere medico. Le consigliamo di prenotare una vista oculistica approfondita per capire la natura del suo disturbo. Le nostre cliniche sono a Milano, Torino, Bologna e Varese. Per prenotare una visita può chiamare il numero verde 800.22.88.33 Grazie

Lascia un commento