Nevralgia del nervo occipitale o nevralgia di Arnold: tutto ciò che devi sapere

Salute degli occhi
Nevralgia del nervo occipitale o nevralgia di Arnold: tutto ciò che devi sapere
29/05/2023
nevralgia Tempo di lettura: 4 Minuti

La nevralgia occipitale fa parte delle neuropatie craniali dolorose. Solitamente viene chiamata anche “nevralgia di Arnold” perché l’area del cranio che risente più dolore da questo disturbo è il nervo grande occipitale chiamato “nervo di Arnold”. 

Nonostante sia spesso confusa con il mal di testa o la comune emicrania, a causa della somiglianza dei loro sintomi, la nevralgia occipitale è un problema di salute diverso che richiede delle diagnosi e dei trattamenti mirati.

Cos’è la nevralgia occipitale o di Arnold?

La nevralgia occipitale è una tipologia di cefalea causata da una lesione dei nervi occipitali, ovvero quei nervi che si estendono dalla parte superiore del midollo spinale fino al cuoio capelluto.

Questa sindrome solitamente tende a cronicizzarsi – attraverso crisi cicliche più o meno frequenti – e porta sintomi che possono rivelarsi intensi e invalidanti, con un forte impatto sulla qualità della vita del paziente.

È importante ricordare che questo disturbo non solo causa un forte dolore nella parte posteriore della testa e alla base del cranio, ma può coinvolgere la regione oculare provocando disagi e/o problemi visivi. In caso di dolore bisogna rivolgersi tempestivamente al proprio medico curante perché la nevralgia occipitale può essere causata anche da un tumore presente sul decorso del nervo e una diagnosi rapida può salvare la vita del paziente.

Quali sono le cause?

Esistono diverse cause alla base di questi problemi ai nervi occipitali, sia in quello maggiore che minore, sebbene nella maggior parte dei casi l’origine è determinata da una delle seguenti condizioni anormale:

  • Un trauma che ha colpito il nervo occipitale;
  • Tensione nel legamento nucale, nel collo o nei muscoli dello stesso.
  • Indurimento dei tessuti adiposi o dei muscoli della parte posteriore della testa;
  • Arteriosclerosi;
  • Lesioni croniche dovute a una cattiva postura continua.

Sono stati riscontrati vari collegamenti anche tra le seguenti patologie o condizioni mediche e la possibilità di soffrire di nevralgia occipitale:

  • Osteoartrite e altre patologie degenerative di tipo artrosico;
  • Tumori al collo;
  • Malattia del disco cervicale;
  • Alcuni tipi di infezioni;
  • Infiammazione dei vasi sanguigni;
  • Gotta;
  • Diabete.
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Quali sono i principali sintomi della nevralgia occipitale?

I sintomi principali della nevralgia occipitale sono i seguenti:

  • Dolore acuto ed intenso, spesso di tipo pulsante, nella parte posteriore della testa o del collo (tratto cervicale);
  • Dolore su uno o entrambi i lati della testa;
  • Fastidio agli occhi, soprattutto dietro gli occhi e ipersensibilità alla luce (fotofobia);
  • Visione appannata e offuscata;
  • Eccessiva sensibilità del cuoio capelluto;
  • Senso di fastidio rispetto ai rumori troppo forti;
  • Dolore quando si muove il collo;
  • Nausea e vomito.

Come avviene la diagnosi?

Non è semplice diagnosticare la nevralgia di Arnold perché la cefalea cronica rientra non solo nei sintomi provocati da un eventuale nervo occipitale infiammato ma anche nei campanelli d’allarme di diverse altre sindromi. Esistono ciononostante alcuni metodi che permettono allo specialista (neurologo, ortopedico o fisiatra) di diagnosticare la presenza di un problema al nervo occipitale:

  • Premendo con decisione il nervo all’emergenza cranica, nel punto di Arnold (a 2cm a lato della protuberanza occipitale) per vedere se è in grado di replicare il dolore riferito;
  • Intorpidendo il nervo occipitale per vedere se il paziente si sente sollevato;
  • Richiedendo un’anamnesi della storia clinica del paziente e della sua famiglia;
  • Sottoponendo il paziente ad esami strumentali, come la risonanza magnetica nucleare, che contribuiscono a definire la diagnosi, escludendo anche altre cause.

Come si cura la nevralgia occipitale di Arnold?

Esistono diversi tipi di rimedi in presenza di un nervo occipitale infiammato. Principalmente questi si dividono in due importanti tipi di trattamento: farmacologico e non-farmacologico. 

Trattamento farmacologico

Nel trattamento farmacologico, i medicinali prescritti dallo specialista possono aiutare a gestire il dolore e l’infiammazione nelle loro fasi acute. Nella maggior parte dei casi però i farmaci non sono un rimedio sufficiente per la nevralgia occipitale e così bisogna concordare con il proprio medico una terapia non-farmacologica che elimini gradualmente la contrattura muscolare responsabile dell’irritazione dei nervi occipitali.

Trattamento non-farmacologico

Il trattamento non-farmacologico si concentra su trattamenti fisioterapici (elettroterapie ed esercizi) e osteopatici (manipolazioni e massaggi manuali). I principali sono:

  • Come trattamento fisioterapico: utilizzo della fibrolisi meccanica per rilassare i muscoli occipitali; trattamento delle mobilitazioni articolari spinali grazie ad un percorso di rieducazione posturale; tecniche di rilassamento dei tessuti miofasciali per eliminare l’irritazione sui nervi; procedure con campi magnetoelettrici complessi multi-frequenziali (CMF) per promuovere la rigenerazione nervosa combattendo l’infiammazione.
  • Come trattamento osteopatico: manipolazioni vertebrali che alleviano le tensioni nevralgiche e riducono la percezione del dolore; rilassamento delle tensioni craniali, riequilibrando così il sistema nervoso.

Un altro metodo di trattamento consiste nel sottoporsi ad un intervento chirurgico nel corso del quale, sotto anestesia locale, il chirurgo procederà alla sezione del nervo grande occipitale. Questa procedura è consigliata per i pazienti che presentano la nevralgia di Arnold in forma cronica.

Fonti

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NOTA BENE

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Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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