Nevo oculare: può essere grave?

Salute degli occhi
Nevo oculare: può essere grave?
23/09/2019
Chiasma ottico Tempo di lettura: 4 Minuti

Un nevo oculare è semplicemente un neo negli occhi simile a quello che quasi tutti hanno sulla pelle. Normalmente questi nei si trovano nella parte anteriore dell’occhio, intorno all’iride o sotto la retina, nella zona posteriore. Sebbene possano apparire in qualsiasi momento della vita, la maggior parte dei nei o dei nevi oculari sono presenti alla nascita o, al massimo, si sviluppano prima dei 20 anni d’età.

I nevi non mostrano quasi mai sintomi. Solo in occasioni molto rare si verificano circostanze anomale come calata di liquidi o crescita anormale dei vasi sanguigni.

Possono diventare pericolosi?

La risposta è sì, sebbene ciò avvenga in una percentuale molto limitata di casi. In generale, si trattano di escrescenze completamente benigne, ma come per i nei della pelle, si possono trasformare in melanomi, un tipo di cancro aggressivo che può diffondersi rapidamente in tutto il corpo.

Il melanoma dell’occhio è una malattia rara e poco frequente che può colpire varie parti dell’occhio, come:

  • La coroide.
  • Il corpo ciliare.
  • La congiuntiva.
  • La palpebra.
  • L’iride.
  • L’orbita.

Il melanoma può rimanere solo negli occhi o diffondersi (metastatizzare) in altre parti del corpo, molto spesso nel fegato. Può anche accadere il contrario: che il cancro inizi sulla pelle o su altri organi del corpo e arrivi fino all’occhio.

I sintomi del melanoma negli occhi possono essere:

  • Occhi sporgenti.
  • Cambio colore dell’iride.
  • Cattiva visione in un occhio.
  • Rossore e dolore agli occhi.
  • Piccoli difetti nell’iride o nella congiuntiva.

Un’altra possibile complicazione del nevo oculare, sebbene estremamente rara, si verifica quando il neo perde liquidi o i  vasi sanguigni intorno all’occhio crescono in modo anomalo o si può, in qualche caso, arrivare al distacco della retina.

Come vengono diagnosticati i nevi e qual è il loro trattamento?

Rilevare uno di questi nei nell’occhio è molto facile per un medico tramite un esame oculistico di routine. Per essere monitorato di volta in volta (è raccomandato ogni 6 mesi), lo specialista di solito fotografa il nevo per valutarne l’evoluzione. È normale che rimanga stabile per lunghi periodi di tempo.

Se il nevo è benigno, di solito non ha bisogno di essere trattato o rimosso chirurgicamente. Solo nel caso in cui si trasformi in un melanoma, avrebbe bisogno di un trattamento, che di solito è diviso in due categorie:

  • Radiazione. Il tipo più comune di radioterapia utilizzato nel trattamento del melanoma oculare è chiamato radioterapia a placche.
  • Chirurgia. È un’altra possibile opzione terapeutica, sebbene la possibilità di utilizzarla dipenda molto dalle dimensioni e dalla posizione del melanoma. In caso di piccoli tumori, la chirurgia può consistere nella rimozione del tumore e parte del tessuto sano che lo circonda.

Raccomandiamo sempre quando si presenta un neo in uno degli occhi di racarsi dal medico il più presto possibile, in modo che possa controllarlo e quindi rilevare eventuali complicazioni, anche se, come abbiamo detto, sono molto rare.

Perché appare un nevo oculare?

Il nevo, come accade per la pelle, deriva dalla concentrazione di melanociti cioè cellule pigmentate con melanina più scura del resto delle cellule. Sebbene più comunemente il nevo compaia dalla nascita o durante la giovinezza, può anche insorgere a causa di un’esposizione solare elevata. Inoltre, dobbiamo anche tenere presente che è più frequente nelle persone con la pelle chiara rispetto a quelle con la pelle scura, poiché sono più inclini a soffrire di insolazioni.

Come agire quando compare un nevo oculare?

Se viene rilevato o localizzato un nevo oculare, la prima cosa da tenere a mente è che non ci si deve allarmare. Semplicemente, dovremo andare dall’oftalmologo per eseguire un’analisi accurata e assicurarci che sia un nevo benigno e che non presenti alti rischi per la salute. Tuttavia, sarà necessario ripetere periodicamente i controlli per garantire che la situazione non sia cambiata.

Allo stesso modo, è anche importante prendere alcune precauzioni che ci aiuteranno a prevenire qualsiasi tipo di possibile sviluppo maligno:

  • È conveniente per il paziente controllare il nevo ogni tanto per verificare che non sia cambiato in forma, dimensione o colore.
  • A seconda dell’area in cui si trova il nevo oculare, può essere esplorato sia da un medico che da un dermatologo.
  • Essere consapevoli della presenza di prurito o fastidio nel nevo. Se ciò accade, bisognerebbe andare dallo specialista per eseguire una nuova analisi dello stato del nevo.
  • Indossare occhiali da sole negli spazi esterni. Non bisogna dimenticare che un nevo oculare si caratterizza da un’alta concentrazione di melanociti. Queste cellule sono particolarmente sensibili alle radiazioni ultraviolette, quindi conviene proteggere l’area con occhiali da sole e cappellini che impediscano l’esposizione diretta.

Come viene eseguita l’operazione per rimuovere un nevo oculare?

Il più delle volte, il nevo oculare non presenterà gravi problemi e, pertanto, il medico non raccomanderà la sua rimozione a patto che non rappresenti un rischio per la salute o per la vista.

Durante l’esecuzione dell’operazione, sarà il medico a determinare il metodo più appropriato da adottare in base a ciascuna situazione e a ciascun paziente. Normalmente, si sceglierà di rimuovere il tessuto danneggiato, così come una piccola parte vicino ad esso. L’operazione verrà eseguita in anestesia locale. Di solito, i pazienti possono riprendere la loro vita normale poche settimane dopo l’operazione, stando attenti a seguire le precauzioni raccomandate dal medico.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Massimo Notaro

Articolo supervisionato dal

Dott. Massimo Notaro

Medico chirurgo di Clinica Baviera Torino

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista dal 2011. Inizia ad esercitare la propria attività come oculista libero professionista presso diverse strutture a Napoli e Caserta e presso il proprio studio in provincia Napoli. E’ stato Dirigente Medico di I livello presso l`U.O.C di Oculistica dell’Ospedale regionale della Val d`Aosta U. Parini fino al 2011, quando inizia la sua collaborazione con Clinica Baviera. Il dott. Notaro esegue ogni anno moltissimi interventi di chirurgia oculare, come la chirurgia dei difetti refrattivi: miopia, ipermetropia, astigmatismo, con tecniche laser e impianto di lenti intraoculari (icl), intervento della cataratta con l’impianto di lenti multifocali.

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