Alterazioni neuroftalmologiche

Il mondo Baviera
Alterazioni neuroftalmologiche
07/08/2023
Tempo di lettura: 5 Minuti

Le alterazioni neuroftalmologiche sono disturbi che colpiscono i meccanismi che controllano i movimenti degli occhi e la vista stessa. I movimenti oculari sono indispensabili per garantire la migliore visione possibile nelle diverse condizioni e, per questo motivo ,richiedono un controllo molto preciso da parte del sistema nervoso. La scienza che si occupa della correlazione tra sistema nervoso e visivo, studiando i problemi neurologici legati alla vista si chiama neuroftalmologia.

Cos’è la neuroftalmologia?

La neuroftalmologia è un ramo dell’oftalmologia, che si occupa dello studio delle malattie legate al sistema nervoso che colpiscono il sistema visivo.

Il medico specializzato in questa materia diagnostica, tratta e tiene traccia delle patologie relative al nervo ottico, alle vie ottiche, alla corteccia cerebrale, al sistema nervoso centrale, ai muscoli oculari, ai disturbi pupillari e alle malattie che causano disturbi nel controllo volontario della chiusura e dell’apertura delle palpebre (blefarospasmi). Nella maggior parte dei casi, nella neuroftalmologia c’è la collaborazione diretta tra il medico specializzato in oftalmologia (che si occupa di malattie legate al sistema visivo) e il medico specializzato in neurologia (che si occupa dei disturbi del sistema nervoso).

Patologie tiroidee, degenerative ereditarie, immunologiche e demielinizzanti del sistema nervoso centrale, sono quindi facilmente individuabili grazie alla neuroftalmologia.

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Quali sono le patologie collegate alla neuroftalmologia?

  • Neuropatie ottiche: Le neuropatie ottiche sono malattie che colpiscono il nervo ottico, ovvero, il nervo che trasmette l’informazione dalla retina alla corteccia visiva del cervello. Queste malattie tendono a manifestarsi nella forma di brusche perdite della vista in un occhio o in entrambi. Queste patologie richiedono uno studio neurologico e oftalmologico completo e un trattamento adeguato prescritto da uno specialista. Oltre a provocare la perdita della vista, possono essere espressione di altre malattie importanti (problemi cardiovascolari, diabete, lupus, sclerosi multipla …). Tra le neuropatie ottiche, spicca la neurite ottica, un’infiammazione del nervo ottico che può essere associata ad altre malattie o manifestarsi senza una causa concreta e nota.
  • Malattie che colpiscono i muscoli oculari: Questo tipo di patologie generalmente si manifestano con una visione doppia o diplopia. Lo studio delle cause della visione doppia viene effettuato dall’Unità di Neuroftalmologia in coordinamento con l’Unità dello Strabismo.
  • Blefarospasmi: Nei casi più gravi, i blefarospasmi o spasmi palpebrali, causati da contrazioni spasmodiche, involontarie e ripetitive dei muscoli delle palpebre, possono diventare invalidanti dal punto di vista visivo, causando disturbi, vista offuscata o sensibilità alla luce. Per questo motivo, devono essere trattati con la maggior attenzione possibile.
  • Cefalee ed emicranie: Il termine cefalea si riferisce ai dolori e ai disturbi localizzati in qualsiasi parte della testa, nei differenti tessuti della cavità cranica e nei muscoli e vasi sanguigni che attraversano il cuoio capelluto, il viso e il collo. Esistono diversi tipi di cefalea, la cefalea tensiva, la cefalea legata all’abuso di analgesici e la cefalea trigemina (vascolare, emicrania, mal di testa).
  • Alterazioni della pupilla: Tendono a manifestarsi quando le dimensioni delle pupille non diminuiscono simmetricamente durante l’esposizione alla luce  o quando si verifica un’asimmetria pupillare o anisocoria.

Quali sono i sintomi della neuroftalmologia?

I sintomi neuroftalmologici sono diversi a seconda delle patologie sofferte dal paziente. Ciononostante è possibile classificarli in due grandi gruppi: sintomi visivi e non visivi.

Sintomi visivi

Alcuni disturbi visivi possono avere cause neurologiche. Questi disturbi possono essere:

Altri tipi di sintomi

Si parla di urgenza neuroftalmologica quando vi sono presenti sintomi anche non visivi che possono essere riconducibili a patologie cerebrali potenzialmente gravi come:

  • Emicranie lancinanti dovute ad aneurismi e malformazioni;
  • Ipertensione endocranica;
  • Meningiti;
  • Miastenia grave.

I sintomi acuti devono essere analizzati con attenzione da un medico esperto in modo da avere una localizzazione delle lesioni lungo la via visiva sensoriale che va dalla retina alla corteccia occipitale.

Come si diagnostica?

La diagnosi delle patologie neuroftalmologiche avviene attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche come la perimetria standardizzata, la OCT (Tomografia Ottica a Radiazione Coerente) per scansioni della cornea e della retina e lo studio elettrofisiologico della retina. 

Questa valutazione serve per verificare:

  •  la motilità oculare, 
  • l’escursione palpebrale, 
  • la dinamica pupillare, 
  • il corretto funzionamento delle strutture cellulari o vascolari della retina e del nervo ottico. 

La campimetria computerizzata è importante per valutare la presenza di una riduzione, parziale o totale, della capacità di percepire uno stimolo luminoso in una porzione del campo visivo. Le caratteristiche dell’eventuale deficit permettono di localizzarlo a livello dell’occhio, del nervo ottico o di altre porzioni del sistema visivo nell’ambito del sistema nervoso centrale. 

Questi accertamenti sono utili per caratterizzare il disturbo e ipotizzare la possibile sede di lesione, ma l’identificazione della causa richiede l’esecuzione di altre valutazioni di laboratorio, elettromiografiche e neuroradiologiche.

Neuroftalmologia: stretta collaborazione tra oftalmologia e neurologia

Tutti i problemi neurologici che colpiscono gli occhi hanno bisogno di una valutazione congiunta da parte di entrambi gli specialisti (neurologo e oftalmologo), in modo da offrire al paziente il miglior approccio diagnostico e terapeutico.

Inoltre è importante notare che i movimenti oculari fanno parte del sistema del movimento e, per le loro caratteristiche, sono più facilmente studiabili di quanto non lo siano quelli degli arti. Per questo motivo, una valutazione dei movimenti oculari può darci una chiara idea anche del corretto funzionamento del sistema nervoso.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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