
Si definisce arco senile (anche noto come arcus senilis corneae o gerontoxon) un anello, formato da sostanze grasse chiamate lipidi, che compare intorno alla cornea dell’occhio o di fronte alla periferia dell’iride. L’anello può essere di diversi colori: bianco, grigio chiaro o blu.
La sua comparsa segue un processo ben preciso: all’inizio si presenta come un arco spezzato e colorato solo attorno alla parte superiore o inferiore della cornea, mentre, con il progredire del tempo, questa opacità anulare disegna un vero e proprio anello.
L’arcus senile corneae genera in chi lo guarda l’impressione che l’iride dell’occhio sia bicolore, ma in realtà si tratta semplicemente di uno scolorimento della cornea che di solito è trasparente.

Tutti abbiamo archi senili?
Non in tutte le persone si formano i cosiddetti “gerontoxon o archi senili”. Tali fenomeni sono di solito piuttosto comuni nelle persone anziane e pertanto viene associato alla vecchiaia.
Si tratta, quindi, di un processo naturale che non comporta alcun tipo di complicazione, né può compromettere la nostra qualità visiva.
Alla lunga, la maggior parte della popolazione finisce per sviluppare un arco senile, che può essere più o meno marcato. Vari studi hanno dimostrato che l’arco senile è più comune nei maschi e negli afroamericani.
Qual è la relazione tra arco senile e colesterolo?
Come abbiamo detto, l’arcus senilis corneae compare per un accumulo di grasso -ad una certa profondità- sul bordo della cornea.
In generale, questo anello compare in età avanzata e in questi casi non è correlato a livelli elevati di colesterolo.
Tuttavia, nei pochi casi in cui tale anomalia si manifesta nei giovani e negli adulti con meno di 45 anni, può essere correlata ad un alto livello di colesterolo e trigliceridi determinato da cause genetiche. Si parla quindi d’iperlipidemia familiare.
Bisogna pertanto stare attenti a riscontrarne i sintomi perché normalmente, questa circostanza è associata ad un maggiore rischio di malattie cardiovascolari.
L’anello senile non va confuso con altri fenomeni che si presentano in tenera età. Può capitare che, nei primi giorni di vita, la sclera dei neonati sia di colore blu, e non bianca.
Tale colorazione può essere percepita come un anello attorno all’iride, ma in realtà si tratta solo di una visione ottica distorta. Ciò che accade veramente è che la sclera è così sottile da rendere trasparenti le strutture sottostanti.
Non è una situazione che dovrebbe preoccupare, poiché man mano che il bambino cresce, la sclera finisce per tornare del suo colore naturale, ovvero bianca.
L’arco senile può essere pericoloso?
Normalmente l’arco senile, che l’oculista di solito diagnostica dopo una semplice osservazione visiva, (sebbene a volte possa utilizzare anche una lampada a fessura) non provoca sintomi o problemi alla vista, quindi non dobbiamo preoccuparci o aver bisogno di cure.
Al contrario, quando appare nei giovani dovremmo prestare maggiore attenzione in quanto può essere un sintomo di colesterolo alto. In questi casi, sarà lo specialista a consigliare i rimedi e le linee guida da adottare:
- alimentazione sana, importantissima anche per la salute dei nostri occhi;
- attività sportiva moderata;
- farmaci specifici.
Articolo supervisionato dal Dott. Marco Moschi, Direttore Sanitario e chirurgo oftalmologo di Clinica Baviera.
Fonti
- Degenerazioni corneali – SOI – Societa’ Oftalmologica Italiana
- What Is Arcus Senilis? – American Academy of Ophthalmology
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