Appena arriva il freddo non vedi l’ora di andare in montagna e indossare gli sci? Ricorda però di pensare sempre alla salute dei tuoi occhi, in montagna infatti l’unione altitudine e neve rende gli effetti dei raggi UV molto pericolosi per la vista. Cosa si può fare per proteggere gli occhi?
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ToggleIndossare sempre gli occhiali da sole
Sulla neve il nostro consiglio è quello di non uscire mai senza degli occhiali da sole di alta qualità e con il marchio certificato UE.
Anche se il tempo è nuvoloso, il suolo innevato può riflettere fino all’ 80% delle radiazioni solari. L’esposizione, prolungata o impropria, dei nostri occhi a una luce troppo forte, soprattutto ai raggi ultravioletti, può infatti provocare cheratiti, infiammazione della cornea e malattie croniche come cataratta e degenerazione maculare.
Proteggere specialmente gli occhi dei bambini
E’ importante sapere che lo sviluppo dell’apparato visivo si compie dalla nascita fino agli 8 anni di età, diventa perciò necessario che gli occhi del bambino siano seguiti con particolare cura.
Il bambino deve indossare sempre degli occhiali leggeri ma resistenti, di un materiale antitossico, e che gli permettano di avere un campo visivo ampio e regolare.
Se possibile scegliere la maschera
La maschera da sci è la migliore soluzione per difendersi dal sole, sia per gli adulti che per i bambini. Infatti, contrariamente ai semplici occhiali da sole, non c’è spazio tra viso e maschera e i raggi non possono passare.
La maschera aiuta inoltre a proteggere gli occhi dal freddo e dal vento che possono irritare e disidratare l’occhio. Anche in questo caso è necessario verificare che la maschera abbia la marcatura CE.
Fonti
- American Academy of Ophthalmology (AAO) – Winter UV Eye Safety: Prevent Snow Blindness and Other Conditions
- University of Utah – What is snow blindness & how can you prevent it?
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Articolo supervisionato dal
Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna
Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.