Quanto sono importanti i colori nella vita di tutti i giorni?

Il mondo Baviera
Quanto sono importanti i colori nella vita di tutti i giorni?
12/04/2023
Holi Run Tempo di lettura: 3 Minuti

Nel nuovo episodio, intitolato “La vista a colori”, “Vediamoci Chiaro” si concentra sul valore che diamo ai colori come elemento di forza nel nostro sistema visivo. Come riescono questi toni varipinti a cambiare la nostra percezione del mondo?

I colori con Luca Stoppini

Ospite di questa puntata è Luca Stoppini, professionista dell’immagine a 360°. Iniziando la sua carriera nel team creativo di Condé Nast, Stoppini è diventato direttore artistico di Vogue Italia e fondatore del LucaStoppiniStudio. Oggi è il direttore creativo della rivista Icon e, attraverso la sua esperienza nel mondo della creatività e della moda, ci racconta quanto i colori siano presenti nella vita di tutti i giorni, influenzando il nostro modo di osservare, percepire e memorizzare la realtà circostante.

In che modo i colori possono stimolare la mente umana a provare emozioni?

La nostra capacità di vedere a colori dipende da due fotorecettori situati sulla retina: i coni e i bastoncelli che regolano la percezione del rosso, del verde, del blu e anche la luminosità al buio. Spesso queste diverse tonalità possono apparire dense di significato per gli osservatori, creando in loro un ricordo indelebile e persino spingendoli a replicare il panorama che hanno di fronte attraverso diversi tipi di opere d’arte. Luca Stoppini spiega che ciò che influisce sulla nostra percezione della realtà colorata che osserviamo quotidianamente è soprattutto la nostra esperienza: in base a ricordi, emozioni provate o eventi vissuti possiamo interpretare un cielo cupo o una prateria variopinta in modi completamente diversi rispetto ad altri osservatori. Il nostro ospite vuole inoltre sottolineare l’importanza che hanno gli occhi in questo processo in quanto rappresentano una linea di confine tra quello che proviamo dentro di noi e le informazioni e immagini che riceviamo dal mondo esterno.

Bianco e nero o variopinto, quale dei due stili è più ricercato al giorno d’oggi nel mondo dell’arte?

Il pittore Paul Cézanne diceva “il colore è l’elemento in cui l’universo e il nostro cervello si uniscono”.

Seguendo la stessa metafora Luca Stoppini spiega che l’arte cammina di pari passo con la società in cui viene creata. “Se un’opera non viene contestualizzata è difficile da capire” afferma il nostro ospite.

Negli anni alcuni artisti hanno avuto bisogno di un solo colore per esprimere le proprie emozioni (il pittore sovietico Malevič) mentre altri hanno usato una gamma di tonalità pressochè infinita per creare uno specchio della realtà circostante. Al giorno d’oggi, però, non esiste uno stile più ricercato tra i due perché l’arte rimane tutt’ora un mezzo di espressione di ciò che l’artista prova dentro di sé. Ciononostante, Stoppini ci tiene a precisare che, se si intende mandare un messaggio più immediato, schietto e perentorio, lo stile preferito è ancora il monocromismo.

Un buon creativo può essere daltonico?

Il daltonismo è un’anomalia della vista che si può manifestare in due modi: parziale (discromatopsia) quando porta alla scarsa sensibilità di uno o diversi colori (in particolare il verde e il rosso); totale (acromatopsia), i cui soggetti colpiti non riescono a percepire alcun colore. Il nostro ospite non solo non pensa che questo disturbo possa incidere negativamente sulla creatività di un individuo ma ritiene che possa ulteriormente stimolarla. Basandosi sulla sua esperienza, Stoppini racconta che esistono creativi che associano un elemento ad un colore che non gli appartiene (un mare rosso o un cielo nero) per creare così un forte impatto nella mente dello spettatore. “La meraviglia della grafica e dell’arte è che tutto è possibile” spiega il nostro ospite.

Esiste un colore associato al concetto di stile e bellezza?

Stoppini non crede nell’esistenza di un colore unico, simbolo di stile e bellezza, ma vuole ricordare come, nel mondo della moda, alcuni toni si sono legati fortemente allo stilista che li ha adoperati (rosso-Valentino). Alcuni colori sicuramente hanno avuto più impatto di altri nel corso delle stagioni e degli anni ma è tutta una questione puramente soggettiva. Il nostro ospite racconta come la decisione del colore da utilizzare nelle campagne di moda sia influenzata da un immenso numero di fattori: la stampa del materiale, il tessuto, la silhouette della modella o del target di riferimento. Tutte queste chiavi di lettura influenzano costantemente gli stilisti a cimentarsi creativamente nello sviluppo di una nuova collezione ogni 6 mesi o, come accade al giorno d’oggi, anche più spesso. Stoppini, pur affermando di amare molto la tonalità blu, conclude spiegando che lui, personalmente, preferisce evitare di lavorare su un colore unico in quanto limiterebbe molto le sue capacità come creativo.

Dove ascoltare il podcast?

Tutte le nuove puntate del podcast “Vediamoci Chiaro”, sviluppate sottoforma di dialoghi o meglio chiacchierate a due o tre protagonisti, sono disponibili con cadenza settimanale. Ascolta la tredicesima puntata su “La vista a colori”, on-air sulle principali piattaforme:

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