“Strabismo di Venere”: Difetto visivo o strumento di seduzione?

Il mondo Baviera
“Strabismo di Venere”: Difetto visivo o strumento di seduzione?
11/05/2023
Tempo di lettura: 3 Minuti

Nel nuovo episodio di “Vediamoci Chiaro”, intitolato “Strabismo”, ci concentriamo sullo “Strabismo di Venere”, un disturbo visivo da molti trasformato in punto di forza grazie alla sua estetica accattivante. È veramente possibile trasformare un difetto visivo in un punto di forza?

Lo “Strabismo di Venere” con Laura Barth

Ospite di questa puntata è Laura Barth, attrice, presentatrice televisiva di un programma sportivo su Rai 2 e influencer. Testimonial di campagne pubblicitarie sia in Italia che all’estero, Barth è appassionata di moda e beauty di cui parla sui suoi profili social. Grazie alla sua esperienza nel mondo della moda e della televisione, la nostra ospite ci spiega quanto lo sguardo sia importante nel concetto di seduzione moderno e come un semplice difetto può diventare un potente alleato se affinato nel modo giusto.

Cos’è lo “Strabismo di Venere”?

Lo “Strabismo di Venere” è una forma di strabismo assimetrico, cioè colpisce un occhio soltanto, e fa sì che l’occhio “malato” rivolga la pupilla leggermente verso l’esterno rispetto all’asse del viso. Questo tipo di strabismo si chiama così perché celebra Venere, dea della bellezza e dell’amore, che, secondo la mitologia greca, riusciva ad incantare con il suo sguardo seducente nonostante un lieve difetto assimmetrico.

Com’è possibile trasformare un difetto visivo in un arma di seduzione?

Kate Moss, Scarlett Johansson e diverse altre attrici soffrono del citato “Strabismo di Venere” ma anziché trovare un modo per correggerlo sono riuscite a trasformare questo disturbo visivo in una potente arma di seduzione che le ha rese ancora più iconiche. La nostra ospite ci tiene a sottolineare come siano proprio i nostri difetti a renderci unici agli occhi degli altri e bisogna imparare ad accettarli e anche ad apprezzarli. Barth spiega come la celebre Kate Moss deve il suo charme proprio a questo lieve strabismo, grazie al quale non si capisce dove la modella rivolga davvero lo sguardo. “Adesso si stanno mano a mano abbattendo queste barriere di perfezione” commenta la nostra ospite.

Al giorno d’oggi artisti e fotografi tendono a modificare la loro musa o a ritrarla per com’è?

Il celebre pittore Sandro Botticelli, rimanendo fedele alla mitologia greca, ha dipinto “La nascita di Venere” rutraendo la dea con gli occhi non perfettamente in asse. Questa volontà di realismo è percepita anche al giorno d’oggi, come testimonia la Barth spiegando che il motivo per cui i video stanno prendendo il sopravvento sulle foto nel mondo dei social risiede nella necessità di vedere come una persona si riesca a muovere all’interno dello spazio, senza tutti i filtri accessori che potrebbe utilizzare per modificare l’immagine. Anche i fotografi professionisti più apprezzati sono ormai quelli che non riescono solo ad immortalare la bellezza secondo i classici cannoni estetici ma a mostrare la bellezza che riescono a vedere unicamente loro, per poi valorizzarla e presentarla al pubblico.

Quanto è importante lo sguardo in televisione?

È risaputo che nel teatro si recita con il corpo mentre in tv o nel cinema la concentrazione va per lo più sugli occhi: questo avviene perché mentre una platea non vedrà mai da vicino il volto dell’attore, spesso un regista può decidere di girare un primissimo piano o una “soggettiva” per catturare un momento intimo del personaggio che si trova così a guardare a filo di camera o persino dritto verso la cinepresa, quasi come se si rivolgesse allo spettatore. In televisione, spiega Barth, questo processo avviene ancora più spesso in quanto il pubblico a casa deve essere intrattenuto e il conduttore spesso guarda diretto in camera come se l’audience fosse presente lì con lui. La nostra ospite racconta che, dopo aver passato molte ore sul set o in televisione dove ci sono tante luci diverse, è importante per lei prendersi cura dei propri occhi mettendoli a riposo, leggendo alla giusta distanza e regolando la luminosità. “Gli occhiali oggigiorno sono un accessorio, ma tutti ricordiamo come il semplice Clark Kent diventava Superman una volta rimossi” conclude Barth.

Dove ascoltare il podcast?

Tutte le nuove puntate del podcast “Vediamoci Chiaro”, sviluppate sottoforma di dialoghi o meglio chiacchierate a due o tre protagonisti, sono disponibili con cadenza settimanale. Ascolta la diciottesima puntata sullo “Strabismo”, on-air sulle principali piattaforme:

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