Mal di testa mattutino: perché succede al momento del risveglio?

Curiosità
Mal di testa mattutino: perché succede al momento del risveglio?
29/06/2023
Immagine di uomo con cefalea Tempo di lettura: 7 Minuti

Molte persone lamentano un forte mal di testa mattutino, il cui fattore scatenante potrebbe essere riconducibile ad un mal di testa notturno non percepito. Per risolvere questo problema è fondamentale individuare i motivi e le cause che lo provocano. 

Quest’ultime possono essere molteplici, variabili e differenti a seconda della persona.

Sebbene sia molto insolito che un dolore alla testa sia il sintomo di una malattia grave, nel caso in cui questi fastidi siano intensi, frequenti o compaiano accompagnati da altri sintomi, dovremmo vedere quanto prima uno specialista.

Quali sono le tipologie di cefalee?

In generale, la cefalea è un dolore che può interessare qualsiasi parte della testa, compreso il cuoio capelluto, il viso, la zona superiore del collo o l’interno del cranio. Anche se le cefalee non sono causate da patologie gravi, la frequenza di tali episodi dolorosi può interferire nello svolgimento delle attività quotidiane, motivo per cui si suggerisce di richiedere al proprio medico curante di approfondire il problema prescrivendo una visita specialistica.

Distinguiamo innanzitutto tra:

  • Cefalee primarie: con questa espressione si fa riferimento a cefalee non originate da altro disturbo. Le cause più comuni di questa particolare tipologia sono: la tensione muscolare e l’emicrania, cui può aggiungersi la cosiddetta cefalea a grappolo (che determina, su un solo lato della testa, un dolore acuto alla tempia o intorno all’occhio, di durata relativamente breve)
  • Cefalee secondarie: generalmente causate da un altro disturbo come, ad esempio, un problema al cervello, alla gola, ai seni nasali, alle orecchie, ai denti, alle mascelle, alla nuca, al naso o agli occhi. Quando il disturbo da cui essa si origina riguarda, invece, tutto il corpo si parlerà di disturbo sistemico.

Cos’è il mal di testa al risveglio?

Il mal di testa al risveglio, detto anche cefalea mattutina, è un disturbo che colpisce circa 1 persona su 13 e prevalentemente nella fascia di età compresa tra i 45 e i 64 anni. Le cause di questa condizione sono diverse e vanno dai disturbi del sonno fino ad una serie di abitudini personali (insonnia, emicrania, apnea notturna e il digrignamento dei denti) che scatenano questa forma di cefalea.

Quali sono i sintomi associati?

Esistono diversi sintomi, oltre al dolore, che si associano al mal di testa mattutino, quali:

  • Fitta alle tempie;
  • Nausea;
  • Difficoltà ad aprire bene gli occhi;
  • Fotosensibilità.

Questo tipo di cefalea può essere concomitante ad altri disturbi come:

  • Dolori muscolari;
  • Disturbi di concentrazione e memoria;
  • Sonnolenza diurna.

In certi casi, alzarsi con il mal di testa può accompagnarsi a depressione, ansia, stanchezza, vertigini, irritabilità e sbalzi di umore.

Hombre despertándose con dolor de cabeza

Quali sono le principali cause dei mal di testa mattutini?

  • Apnee notturne (o apnea del sonno): Si tratta di brevi interruzioni del respiro durante il sonno in cui il cervello non riceve ossigeno per pochi secondi. Le persone che soffrono di questo problema russano profondamente e, talvolta, non avendo un sonno riparatore e fluido, si alzano molto stanche e/o con il mal di testa. Un altro problema comune alle persone che soffrono di apnea del sonno è la perdita di concentrazione.
  • Ciclo mestruale: Molte donne che subiscono un attacco di emicrania al risveglio lo considerano associato al ciclo mestruale in quanto si presenta pochi giorni prima o nei primissimi giorni di quest’ultimo: in tal caso esso è dovuto alla fisiologica riduzione del livello di estrogeni che si verifica nel suddetto periodo.  
  • Problemi ad addormentarsi: Stress, preoccupazioni quotidiane, depressione o ansia possono ostacolare il sonno, oppure peggiorarne la qualità e portare a svegliarsi più volte nella notte. In questa circostanza, ci alziamo nervosi, irritabili e sfiniti, il che può portare anche a emicranie mattutine.
  • Posture non corrette: Trascorrere 8 ore o più dormendo in una posizione poco naturale, scomoda o inadeguata è altresì un fattore di rischio e può provocare contratture e mal di testa mattutini. Anche il digrignamento dei denti o bruxismo, può avere conseguenze sulla salute della nostra testa e provocare fastidi e dolori al risveglio.
  • La caffeina: La maggior parte delle persone consumano molto caffè che, creando nell’organismo una sorta di dipendenza, può portare ad attacchi di mal di testa qualora si riceva la dose giornaliera abituale. Per questo motivo, le persone particolarmente sensibili all’emicrania dovrebbero evitarne il più possibile l’assunzione.
  • Idratazione insufficiente: Durante la notte, normalmente non consumiamo né liquidi né alimenti. Seppure sia vero che il corpo è in una fase di riposo, il semplice fatto di respirare e i battiti del cuore fanno sì che il corpo consumi energia e soffra di leggere forme di disidratazione. Questa mancanza di liquidi nell’organismo può far si che non giunga sufficiente ossigeno al sangue, provocando il temuto mal di testa. Un elemento importante che può incidere sul livello di idratazione di una persona è l’alcool, che peraltro incide anche sulla durata e sulla qualità del sonno, impedendoci di raggiungere la fase R.E.M.
  • Prodotti chimici e allergeni: L’inquinamento del contesto ambientale in cui viviamo e ci muoviamo e, più in generale, la polvere, gli acari e alcuni allergeni che si trovano nelle nostre abitazioni possono giocare un ruolo di primo piano in questo tipo di disturbo, nella misura in cui le allergie possono interferire sul nostro sistema nervoso che sarà più suscettibile e irritabile alle conseguenze che questi fattori provocano. Inoltre, consideriamo anche che alcuni prodotti chimici utilizzati normalmente come profumi per ambiente, deodoranti o detergenti possono, in certi casi, contribuire a provocare emicranie.
  • Problemi alla vista: Anche i disturbi visivi corretti male, o quelli non ancora diagnosticati dei quali siamo non siamo a conoscenza, spesso possono provocare mal di testa a chi soffre di emicrania durante l’intera giornata e il nostro risveglio.
  • Abuso dei farmaci: Chi soffre spesso di emicrania può tendere ad assumere dosi eccessive di medicinali per combatterlo, senza sapere che tale soluzione può provocare effetti contrari e accentuare il mal di testa.
  • Condizioni patologiche (più rare): In circostante più gravi, l’emicrania mattutina si configura esclusivamente come sintomo di un altro disturbo. L’esempio più significativo, seppur raro, è il tumore al cervello che include un innalzamento della pressione intracranica causando un dolore che aumenta gradualmente e in modo sempre più costante. In questo caso, è fondamentale ricorrere a una diagnosi tempestiva e approfondita.

Qual è il trattamento o le strategie per migliorarlo?

Avere mal di testa la mattina può portare nel lungo periodo ad un netto peggioramento della vita di una persona. Per questo è fondamentale apportare piccole correzioni al proprio stile di vita che portano ad un grande giovamento:

  • Mettere in atto una “routine” funzionale che preveda un miglioramento della qualità del sonno, andando a dormire e svegliandosi alla stessa ora tutti i giorni;
  • Evitare l’utilizzo di apparecchi elettronici prima di andare a letto perché la loro luminosità può portare una stimolazione sensoriale eccessiva, che disturba il sonno;
  • Dormire in un ambiente accogliente, senza rumori e il più buio possibile, ma con una temperatura non eccessivamente alta e lontano dai pasti.

Nel caso in cui si soffra di insonnia è necessario invece rivolgersi ad un medico specialista che possa elaborare un trattamento ad hoc per risolvere il problema.

Come prevenire le emicranie al risveglio?

Esistono alcuni accorgimenti che sarebbe bene seguire per combattere tale disturbo:

  • Mangiare correttamente seguendo una dieta ben bilanciata in termini di alimenti con un buon valore nutrizionale.
  • Evitare bevande e alimenti stimolanti o irritanti come, ad esempio, caffeina, alcol, alimenti piccanti, etc.
  • Praticare regolarmente attività fisica ed esercizi di rilassamento come lo yoga o il pilates.
  • Dormire su un materasso comodo.
  • Evitare posizioni scorrette mentre si dorme (la postura scorretta e la necessità di muovere frequentemente gli arti inferiori è nota come “sindrome delle gambe stanche” o “senza riposo”).
  • Bere abbondanti quantità di acqua prima di andare a dormire per evitare la disidratazione.
  • Correggere i difetti refrattivi e altri problemi della vista.
  • Incrementare il rilassamento muscolare assumendo magnesio, avente anche molti altri benefici per l’organismo.

Oltre a tutto ciò che è già stato citato, è fondamentale fare periodicamente dei check up medici, tanto alla vista quanto a livello generale. Purtroppo, le patologie che non presentano alcun sintomo significativo, fino a quando la malattia non arriva ad uno stadio avanzato, sono molteplici. Uno dei modi per poterle individuare consiste nell’uso di strumenti diagnostici specifici. Da qui, l’importanza di sottoporsi ad una consulenza medica, utile a trattare queste patologie in tempo e con efficacia.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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