Possiamo conoscere il sapore di un piatto semplicemente osservandolo?

Il mondo Baviera
Possiamo conoscere il sapore di un piatto semplicemente osservandolo?
22/05/2023
Tempo di lettura: 4 Minuti

Nel nuovo episodio di “Vediamoci Chiaro”, intitolato “Mangiare con gli occhi”, ci concentriamo sugli aspetti che rendono accattivante un piatto tanto da invitarci a pregustarlo con gli occhi ancora prima di averlo realmente assaggiato. La vista ci dà realmente un’idea del sapore di una pietanza?

Mangiare con gli occhi spiegato da Anna Prandoni

Ospite di questa puntata è Anna Prandoni, giornalista, divulgatrice enogastronomica da oltre vent’anni e direttrice del magazine culinario Gastronomika parte del quotidiano Linkiesta. Attraverso la sua esperienza nel mondo del cibo durante la quale ha diretto i corsi di gourmet dell’Accademia del maestro Gualtiero Marchesi, Anna Prandoni ci insegna come l’aspetto di una pietanza può darci un’idea della sua preparazione tecnica, permettendoci di notare ancora prima di assaggiarlo se il sapore finale sarà squisito o poco convincente.

Al giorno d’oggi cosa si intende con piatto invitante e quali sono gli elementi che non possono mancare per considerarlo tale?

La nostra ospite tende a precisare che dipende molto da chi si presenta a tavola: se tra gli ospiti c’è un vegetariano o un vegano, ad esempio, sicuramente quello che dobbiamo mostrare dev’essere molto lontano dall’universo animale. Non devono mai mancare i colori più gastronomicamente accattivanti, le forme giuste nella presentazione delle portate e dei piatti che siano in grado di mettere in risalto le pietanze che stiamo per assaggiare.

Quanto è importante l’estetica nella recensione di un piatto?

Gli occhi sono in grado di registrare le immagini che abbiamo davanti per poi trasmetterle al cervello dove verranno trasformate in informazioni. Seguendo questo ragionamento Anna Prandoni ritiene fondamentale l’estetica nella recensione di una pietanza, essendo convinta che un bravo critico gastronomico dev’essere in grado di indicare le varie metodiche di cottura degli alimenti anche solo guardando il piatto. In questo modo riuscirà a stabilire se una pietanza è buona o meno anche solo dal punto di vista tecnico. Se invece viene considerata semplicemente l’estetica in quanto tale, la nostra ospite ci ricorda che studi scientifici hanno dimostrato che la vista è il primo senso che ci viene solleticato da un piatto insieme all’olfatto.

insalata

Ci sono colori più invitanti di altri nell’impiattamento di una pietanza?

Gli esperti di Clinica Baviera ci insegnano che le persone che non soffrono di problemi di vista in presenza di luce sono in grado di distinguere milioni di colori diversi. Tra tutti questi colori, per quanto riguarda la gastronomia, il blu è considerato il meno invitante. Se invece si utilizzano gli altri colori si tende sempre a preferire tonalità molto vivaci: se il colore delle verdure non è vivace allora significa che non sono fresche o sono state cotte troppo; se la carne ha un colore grigiastro o marrone scuro significa che è stata bollita o bruciata, quindi non sarà né invitante né salutare.

Quali sono i piatti più di tendenza per i potenziali followers: ricette italiane o esotiche?

Quando scorriamo il feed di Instagram sul nostro cellulare, spesso il nostro sguardo è attirato sui classici self-food: le foto di cibi invitanti. Una ricerca di poco tempo fa diceva che in assoluto il cibo che premia di più sui social è la pizza, uno dei capisaldi della nostra cultura gastronomica e riconosciuta a livello mondiale, che riesce a ingolosire chiunque la osservi. Anna Prandoni ci fa notare come sia singolare che al secondo posto in questa classifica, dopo un piatto saporito e spartano come la pizza, ci sia il sushi. La nostra ospite utilizza questo a riprova della sua teoria: “il sushi è molto elegante e bello da vedere e questo conferma il fatto che l’occhio è fondamentale nella scelta di un piatto”. Ma quali sono le tendenze del futuro? Anna Prandoni ci insegna che le statistiche di Pinterest per il 2023 rispetto al cibo vedono crescere un’interesse per il colore arancione e verso il regno delle alghe, mentre nel mondo della pasticcieria si tenderà a preferire tutto quello che riguarda il vegetale e il floreale.

Esistono trucchi particolari per rendera la foto di un piatto accattivante a sufficienza da essere pubblicata su una rivista o un libro?

Anna Prandoni è risoluta su questo punto: è fondamentale la velocità nello scatto. Mentre 10 anni fa la maggior parte delle foto di piatti venivano scattate dal fotografo che immortalava quattro o cinque pietanze al giorno, costruite a tavolino per lo scatto e senza nulla di gastronomico, oggi si va a cercare l’autenticità dell’immagine e immortalare un piatto delizioso appena preparato. Nonostante i vari ritocchi in post-produzione, nulla, infatti, riesce a ridare alla pietanza quell’aspetto invitante con cui si presenta, appena servita. La nostra ospite vuole sottolineare come un altro aspetto importante è la sensibilità del fotografo verso il cibo: colui che si occupa dello scatto dev’essere in grado di capire la profondità del piatto che ha di fronte in modo da interpretarlo nel modo giusto e donargli il massimo rispetto.

Dove ascoltare il podcast?

Tutte le nuove puntate del podcast “Vediamoci Chiaro”, sviluppate sottoforma di dialoghi o meglio chiacchierate a due o tre protagonisti, sono disponibili con cadenza settimanale. Ascolta la diciannovesima puntata su “Mangiare con gli occhi”, on-air sulle principali piattaforme:

Vediamoci chiaro

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