Colliri: a cosa servono?

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Colliri: a cosa servono?
13/06/2023
Tempo di lettura: 6 Minuti

I colliri sono preparazioni che si applicano a gocce in sede oculare per curare o lenire i disturbi dell’occhio. Questo liquido, nel quale sono disciolti farmaci o sostanze naturali, è il trattamento più utilizzato per risolvere sia piccoli disturbi visivi che malattie potenzialmente rischiose per la nostra vista. Il collirio, però, non serve solo per contrastare certe patologie, anzi spesso viene utilizzato a fini diagnostici e durante le visite specialistiche per ottenere informazioni più accurate sullo stato di salute del paziente.

Che cosa sono i colliri?

Il collirio è una soluzione a base acquosa, in genere salina. A seconda della sua funzione può essere medicato oppure no e, di conseguenza, necessitare di una ricetta medica o essere liberamente acquistabile in farmacia. Esistono diverse tipologie di colliri ognuna con un diverso fine curativo. La facilità di somministrazione ha reso questo prodotto il farmaco più diffuso quando si incorre in disturbi oculari.

Da cosa sono composti?

La soluzione dei colliri è contenuta in piccole boccette (monodose o multidose) che ne agevolano l’utilizzo attraverso un sistema di somministrazione a gocce.

È importante ricordare che i colliri sono composti da due “ingredienti” principali:

  • gli eccipienti (conservano le caratteristiche del prodotto nel tempo);
  • i principi attivi (variano in base alla preparazione oftalmica del prodotto).

A seconda della sostanza attiva contenuta, il collirio può essere acquistabile anche senza ricetta. Diversi colliri non sono considerati come farmaci e contengono un principio attivo naturale (come gli estratti vegetali) che permettono di eliminare i rossori o lenire ed idratare la superficie oculare.

Quali sono i tipi di collirio senza necessità di ricetta medica?

Per contrastare piccoli disturbi oculari come occhi rossi, prurito o secchezza oculare è consigliato consultare il proprio medico di fiducia o recarsi in farmacia e richiedere un collirio. Sono due i principali tipi di collirio che non necessitano di ricetta medica:

  • Colliri antinfiammatori per occhi arrossati (soluzioni a base di sostanze dalle proprietà lenitive e rinfrescanti);
  • Lacrime artificiali (soluzioni ad azione idratante e lubrificante).

È importante considerare che, quando la secchezza oculare e il rossore sono dovuti alla presenza di una condizione patologica, l’utilizzo di questi prodotti può non portare benefici e sarà necessario affidarsi al parere del proprio medico per un trattamento accurato.

Collirio per gli occhi

Che differenze tra collirio antinfiammatorio e lacrime artificiali?

Il collirio antinfiammatorio si usa come rimedio in caso d’irritazione, arrossamento, prurito o fastidio agli occhi. Questo solitamente avviene quando sono stati esposti intensamente all’azione di agenti esterni dannosi (il fumo di tabacco, il cloro o l’aria condizionata).

Al contrario, le lacrime artificiali sono gocce usate per l’idratazione oculare, compromessa dall’uso eccessivo degli schermi elettronici. Con l’età la quantità e/o qualità delle lacrime generate dai nostri occhi può ridursi e così si ricorre a questo tipo di lacrime che generano un grande sollievo.

I colliri possono essere molto efficaci anche per il trattamento d’infezioni oculari o infiammazioni che, se non trattate, possono compromettere seriamente la nostra vista (come la congiuntivite batterica). Questi colliri contengono antibiotici e per questo motivo necessitano di ricetta medica e della supervisione di un medico specialista.

Tipi di collirio

Quali tipi di colliri richiedono una prescrizione medica?

I colliri con antibiotici più utilizzati sono di tre tipi:

  • I battericidi (eliminano i batteri).
  • I batteriostatici (non eliminano i batteri però impediscono che si moltiplichino).
  • I combinati di antibiotici (combinano antibiotici con steroidi e altri medicinali).
  • I colliri per il trattamento del glaucoma (solitamente realizzati con betabloccanti o sostanze analoghe che determinano la diminuzione della pressione intraoculare mediante la riduzione della produzione di umore acqueo).
  • I colliri per la cura dell’uveite (solitamente a base di antibiotici e cortisonici).

Il grande vantaggio di questi colliri è che riescono a far si che gli antibiotici penetrino per mezzo delle gocce all’interno dell’occhio, quando non potrebbero farlo per via orale o endovenosa. Il collirio antibiotico e il collirio utilizzato per la congiuntivite non possono mai essere richiesti senza ricetta medica. 

Quali sono le linee guida prima dell’utilizzo del collirio?

A seguire, presentiamo 5 modalità fondamentali per usare il collirio in sicurezza e per ottenere la sua massima efficacia, sia nel caso in cui è necessaria una ricetta, sia che non serva:

  1. In nessun caso dobbiamo auto medicarci e applicare gocce oculari antibiotiche senza la prescrizione e supervisione di uno specialista. Inoltre, dobbiamo seguire alla lettera le loro indicazioni per l’uso.
  2. Anche senza ricetta, nel momento in cui si utilizzi un collirio, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico, ottico o farmacista di fiducia affinché indichi la modalità di applicazione corretta e la posologia. In caso contrario, si corre il rischio che il trattamento perda di efficacia.
  3. In generale, non è consigliabile abusare dei colliri per curare gli occhi rossi (sebbene si possano acquistare senza ricetta), poiché hanno componenti decongestionanti e l’uso eccessivo può provocare l’effetto opposto a quello desiderato, finendo per irritare ulteriormente gli occhi.
  4. Utilizzare il tipo di collirio che meglio si adatta al problema o alle necessità dei nostri occhi, chiedendo consiglio a uno specialista.
  5. Applicare il collirio correttamente.

Come applicare il collirio?

Come mettere le gocce del collirio negli occhi? Non è complicato e, con un po’ di pratica, lo può fare la stessa persona che le deve usare senza aver bisogno di nessun altro. Nonostante ciò, è importante prestare attenzione a una serie di regole igieniche, così da assicurarsi che le gocce penetrino bene all’interno dell’occhio, per un trattamento sicuro ed efficace: 

  • Lavarsi molto bene le mani: usare un sapone neutro ed asciugarsi bene per evitare che qualsiasi impurità arrivante dall’esterno possa provocare un’infezione ai nostri occhi.
  • Applicare le gocce correttamente: guardare in alto e aprire gli occhi abbassando le ciglia inferiori con le dita poi, dopo aver fatto cadere le gocce nel bordo inferiore dell’occhio, sbattere le ciglia in modo che il liguido raggiunga tutta la superficie oculare.
  • Evitare qualsiasi tipo di contatto: la punta esterna della boccetta non deve toccare nient’altro per evitare il passaggio di virus e batteri. 
  • Non condividere: I colliri sono esclusivamente per uso personale.
  • Controllarne la validità attraverso il foglietto illustrativo: alcuni tipi di collirio dopo pochi giorni dall’apertura perdono ogni proprietà terapeutica.
  • Mantenere un certo intervallo di tempo tra le somministrazioni: chiedere sempre al proprio medico farmacista, in base alle cure che si stanno seguendo.
  • Rimuovere le lenti a contatto: sarà possibile indossarle nuovamente dopo circa 15/20 minuti.

Tenendo conto di tutti questi consigli, l’uso corretto dei colliri, sotto la supervisione di uno specialista, può essere di grande aiuto per alleviare piccoli fastidi, così come per controllare infezioni frequenti, come ad esempio la congiuntivite provocata dai batteri.

È consigliato rivolgersi sempre ad un medico prima di utilizzare qualsiasi tipo di collirio, anche se acquistabile senza prescrizione.

Quando consultare uno specialista?

È fondamentale chiedere sempre il parere del proprio medico di fiducia prima di utilizzare qualsiasi tipo di collirio nell’occhio, anche quelli che non necessitano di ricetta medica. Il medico e il foglietto illustrativo potranno dare informazioni chiare e dettagliate sul collirio che andremo ad impiegare: la dose consigliata e l’arco di tempo necessario tra una somministrazione e l’altra.

Fonti

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NOTA BENE

I contenuti medici inclusi nel sito web sono stati scritti e rivisti da personale medico qualificato. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo e non intendono sostituire in alcun modo il parere del proprio medico curante o della visita specialistica. In nessun caso costituiranno la diagnosi o la prescrizione di un trattamento.


Dott. Federico Fiorini

Articolo supervisionato dal

Dott. Federico Fiorini

Medico chirurgo e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna

Collabora con Clinica Baviera come Chirurgo Oculista e Direttore Sanitario di Clinica Baviera Bologna dal 2020. È esperto in topografia corneale, oct, fluorangiografia, laser retinico e yag laser per la cataratta secondaria. Nella sua carriera ha svolto oltre 12.500 interventi tra chirurgia della Cataratta, chirurgia della Presbiopia, della Cornea, dello Pterigio, chirurgia del Glaucoma, chirurgia refrattiva e impianti di lente da camera posteriore (ICL). Esperto di chirurgia Palpebrale (Ectropion/Entropion, Dermatocalasi, Xantelasma, Calazio) e delle vie Lacrimali. Nel 2017 ha pubblicato una tecnica personale per la chirurgia dello Pterigio.

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